Page 145 - Le Forze Armate e la nazione italiana (1944-1989) - Atti 27-28 ottobre 2004
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VOPINIONE  PUBBLICA  E VADESIONE  DELVITALIA  AL  SISTEMA  DEU:ALLEANZA  OCCIDENTALE

         deve  sommare  il  naturale  complemento,  gli  Stati  Uniti,  forza  centripeta  della
         stessa  Europa in quanto Europa d'oltremare (27»)  e capace di  essere  «sintesi  delle
         due civiltà, latina e anglosassone (28)".
             De Gasperi non poteva ignorare del tutto le  ragioni di  coloro che, nel suo
         stesso  partito, si  opponevano all'adesione al  sistema occidentale. Sturzo chie-
         deva  un  gesto  di  protesta, la  diserzione dalla  firma,  mentre diversi  parlamen-
         tari  democristiani esprimevano  forti  dubbi.  Non fu  di  particolare aiuto  il  pa-
         rere  dell'ambasciatore  Quaroni  alla  Commissione  di  politica estera della  DC,
         nel gennaio 1947, favorevole a rinviare l'adesione così da attendere e valutare
         gli sviluppi dei rapporti tra le grandi Potenze, in  quanto la  sua tesi fu  contesta-
         ta nella successiva esposizione dall'ex-ambasciatore Ugo  Sola (29)  che sollecita-
         va,  invece,  la  firma  per  costruire  un  insuperabilc  baluardo  nello  slittamento
         dell'Italia verso il  campo comunista.
             In  seguito alla scissione socialista, nel  gennaio 1947, con le conseguenti di-
         missioni  dei  Ministri  dell'ex-PSIUI~ De  Gasperi  aprì  la  crisi  di  governo.  Decise
         di  designare  al  ministero  degli  Esteri  un  diplomatico  al  di  fuori  dalle  correnti
         estreme e che potesse garantire di  servire soltanto gli  interessi  del  Paese.  Il  no-
         me che sembrava riscuotere i maggiori consensi, anche del PCI, fu  quello di Nic-
         colò Carandini, per il rapporto di  stretta fiducia che aveva con il  presidente del
         Consiglio, che decise di  rinunciare per il  probabile veto del  Partito liberale con-
         trario a qualsiasi  collaborazione con  i comunisti (30).  Si  aprì,  così,  la  strada alla
         nomina di  Carlo Sforza - maturata tra gli  ultimi giorni  di  gennaio e i primi di
         febbraio di  quello stesso anno - che con De  Gasperi condivideva la  necessità di
         inserimento  dell'Italia  nella  comunità  internazionale.  Nel  mese  di  maggio,  De
         Gasperi sentendosi sufficientemente forte,  decise  di  estromettere i socialisti  e i
         comunisti dal governo - in parallelo con la medesima decisione assunta in  Fran-
         cia dal governo guidato da Ramadier - costituendo il  suo quarto governo con la
         partecipazione di  liberali e  repubblicani.



             (27)  Ivi,  p. 8, 14.
             (28)  G.  Gonella, Origine e motivi della  fraternità  itala-americana,  Roma,  1946, p.  9.
             (29)  Ugo Sola, presidente del  Centro di  studi sulla  riconciliazione internazionale, struttura
         molto vicina  al  Vaticano,  riceveva  cospicui  appoggi  dal  principe  Ernesto  Pacelli:  cfr.  A.  Ferrari,
         "Occidente Atlantico ed Europa cristiana", in:  Humanitas,  1987, n. 42, p.  45.
             (30)  G.  Andreotti,  "Oggi riunione  decisiva del  gruppo parlamentare DC", in:  Il Popolo,
         30 gennaio  1947.
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