Page 149 - Le Forze Armate e la nazione italiana (1944-1989) - Atti 27-28 ottobre 2004
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L'OPINIONE PUI\I\L1CA E I:ADESIONE DELI:ITAUA AL SISTEMA DELI:ALLEANZA OCCIDENTALE
rilcvanza COSÌ come, mutatis mutandis, settanta anni prima aveva avuto la «que-
stione romana». forte era la preoccupazione degli inglesi per il rischio che po-
tesse determinarsi una maggioranza delle sinistre. La democrazia in Italia dove-
va essere salvaguardata: l'Europa iniziava a uscire dal lungo inverno della crisi
politica ed economica post-bellica e uno slittamento italiano verso forme di de-
mocrazia popolare avrebbero potuto causare in Europa ripercussioni di entità
non prevedibile (41). Stalin, però, difficilmente avrebbe accettato sic et simplici-
ter lo slittamento verso la propria arca di influenza di un Paese appartenente
all' «arca occidentale»: tanto è vero che nel rigoroso rispetto delle sfere di in-
fluenza accordò scarsa assistenza prima, abbandonando poi i comunisti greci
clurante la guerra civile del 1946.
I maggiori quotidiani italiani presero a pubblicare con maggior frequenza ar-
ticoli sul Patto, ciascuno a sostegno della propria posizione. Il 14 gennaio 1948, il
Nuovo Corriere della Sera ribatteva alle accuse di imperialismo economico rivolte
agli Stati Uniti dalle sinistre: «Non si forniscono dollari perché ricostruiscano il 10-
ro apparato produttivo a Paesi ai quali si vogliono sottrarre i mercati, né a Paesi
che si vogliono mandare in rovina (42»>. Quattro giorni dopo, ['Unità replicava pre-
vedendo lo scoppio imminente di una crisi economica che «sarebbe possibile evi-
tare solo se agli Stati Uniti fosse possibile mantenere l'attuale livello di produzio-
ne ma essendo il mercato interno saturo è necessario trovare nuovi sbocchi sui
mercati mondiali nei quali vi sono compratori ma non pagatori a causa della scar-
sità di dollari. Dovendo molte nazioni acquistare merci negli Stati Uniti ma tro-
vandosi poi nell'impossibilità di pagare, gli americani hanno deciso di mettere in
grado l'Europa di pagare domani quello che non possono pagare oggi. Ciò che
interessa è che le nazioni entrate nel sistema del dollaro non ne escano più. C'è
una sola condizione per aderire al piano Marshall: accettare di trasformarsi in
uno Stato economicamente, politicamente e militarmente dipendente dagli Stati
Uniti. Se le parole hanno un senso preciso, questo è l'esempio più concreto che si
possa dare oggi di imperialismo (43»>. Carticolo de l'Unità replicava anche alle af-
fermazioni secondo le quali non si forniscono dollari se si vuole mandare in rovi-
na l'apparato produttivo delle nazioni: «Il gioco degli Stati Uniti sta nel mandare
in rovina quelle industrie che sono concorrenti alle americane con il pretesto che
(41) A. Varsori, "La Gran Bretagna e le elezioni politiche italiane del 18 aprile 1948",
in: Storia contem1JO/'anea, 1982, p. 5 e s.
(42) A. Guerriero, "Perché l'America dà miliardi all'Europa", in: II Nuovo Corriere
della Sera, 14 gennaio 1948, p. 1.
(43) R. Mieli, "Crisi americana", in: l'Unità, 18 gennaio 1948, p. 1.

