Page 175 - 150° Anniversario II Guerra d'Indipendenza - Atti 5-6 novembre 2009
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lo sforzo loGistico del porto di Genova 175
franco-piemontese. Le accoglienze nel capoluogo ligure all’Imperatore furo-
no veramente impressionanti e lo stesso Sovrano ne rimase molto favorevol-
mente colpito.
Genova rimase il capolinea del sistema di rifornimento francese per tutto
il conflitto, a cui presto si aggiunse Livorno, presidiata da reparti di fanteria
di marina del “Real Navi” sin dalla sua liberazione dal controllo granducale,
il che permise di irradiare dal mare le forze alleate anche in Toscana ed in
Emilia.
Nel 1859, nonostante l’efficienza della Marina Austriaca, questa non uscì
dall’Adriatico e non tentò nessuna operazione di incursione, che forse avreb-
be potuto portare a qualche risultato interessante contro il flusso di forze e
rifornimenti provenienti dalla Francia. Dobbiamo considerare che la Marina
Imperiale e Regia era molto superiore a quella sarda avendo in inventario
quarantasei unità armate con 650 cannoni e che la Marina Mercantile Au-
striaca era una delle prime in Mediterraneo con 349.157 tonnellate di stazza
complessiva a fronte di una flotta commerciale sarda di 159.379 tonnellate.
Alcune veloci navi mercantili austriache avrebbero potuto essere armate per
la guerra di corsa per infastidire il traffico franco-sardo nelle acque toscane e
della Corsica. Fu certamente l’intervento nelle operazioni della Marina Fran-
cese che, come sappiamo, era la seconda del mondo, a sconsigliare all’ammi-
ragliato austriaco operazioni lontane dalle sue basi.
Nel corso dell’intera campagna del 1859 furono così trasportati senza alcu-
na perdita dai porti francesi a Genova 113.560 uomini, 17.828 cavalli, alcune
decine di cannoni ed enormi quantità di rifornimenti. Altre truppe ed altri
rifornimenti raggiunsero in un secondo tempo il teatro operativo da Livorno
e dalla Spezia.
concLUsione deLLe oPerazioni e reimbarchi
Non trattiamo in questo nostro lavoro delle operazioni navali condotte in
Adriatico dalla Squadra Francese, che mettendo il blocco ai porti dell’Austria
contribuì certamente sia dal punto di vista politico che militare alla vittoria al-
leata, la nostra piccola Divisione giunse al largo delle coste venete e dell’Istria
a cose ormai concluse e quindi non ebbe alcun ruolo nelle azioni marittime in
quell’area.
Con l’Armistizio di Villafranca il 12 Luglio si concludeva il conflitto e
l’Esercito Francese lasciava l’Italia. Anche questa volta il perno logistico
dell’operazione fu Genova, che durante la guerra era servita anche come porto