Page 176 - 150° Anniversario II Guerra d'Indipendenza - Atti 5-6 novembre 2009
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176          150° anniversario della ii Guerra d’indipendenza. atti del conveGno



                 d’imbarco per ben 10.525 prigionieri austriaci trasportati in Francia.
                   Nel complesso utilizzando le attrezzature messe in essere dalla Capitaneria
                 del porto ligure furono reimbarcati ben 90.706 soldati e 5.046 cavalli, che tor-
                 narono in Francia senza alcuna perdita. Il resto dell’armata d’Oltralpe rientrò
                 in patria per via terrestre non occorrendo in questa fase la rapidità che era stata
                 essenziale nel momento iniziale del conflitto.


                 considerazioni sU Un’oPerazione joint and combined
                   Il trasporto dell’Esercito Francese in Italia centocinquanta anni fa rappre-
                 senta, a nostro parere, un interessante esempio di operazione interforze ed
                 interalleata o, come oggi si usa dire joint and combined.
                   Con questi due termini la moderna “dottrina” della pianificazione militare
                 definisce un’operazione condotta da almeno due forze armate e da almeno due
                 nazioni alleate, il caso da noi trattato ricade proprio in questa definizione in
                 quanto il trasferimento dell’Esercito Francese in Italia richiese una congiunta
                 attività pianificativa da parte dei due Eserciti e delle due Marine. Pur non
                 essendo stati costituiti primi dell’inizio reale delle operazioni dei veri Stati
                 Maggiori congiunti, gli Ufficiali di collegamento rapidamente integratisi nei
                 rispettivi comandi navali di Tolone e Genova svolsero un ottimo lavoro di
                 reciproca informazione, in cui certamente l’utilizzo di una comune lingua di
                 lavoro ebbe un ruolo importante.
                   Il  Comando  Generale  della  Marina  Sarda  ebbe  una  visione  strategica
                 chiarissima sin dal mese di Marzo del tipo di attività che era da considerasi
                 prioritaria utilizzando il maggior numero di mezzi, che, come abbiamo detto,
                 furono allestiti “in gabarra”, per il trasporto delle forze francesi a Genova,
                 che grazie al suo collegamento ferroviario con Alessandria svolse realmente
                 un ruolo di “centro di gravità” logistico per l’intera durata del conflitto. Giu-
                 stamente non furono disperse le forze navali in missioni di pattugliamento o
                 presenza se non quando ritenuto politicamente importante e questo disegno
                 operativo permise la concentrazione degli sforzi nelle operazioni di trasporto
                 in tempi brevissimi giustamente considerata come elemento vincente della
                 strategia marittima alleata.
                   L’utilizzo nell’area di Livorno dei reparti del “Real Navi”, con una pianifi-
                 cazione veramente effettuata sul tamburo, ottenne il risultato di impossessarsi
                 di un altro ottimo porto e di controllare rapidamente l’intera Toscana in un
                 momento politicamente importante per la situazione internazionale.
                   In conclusione possiamo affermare che la riuscita operazione del rapido
                 trasferimento via mare di una consistente frazione dell’Esercito Alleato in
                 Italia fu il risultato di un intelligente utilizzo del potere marittimo, sia da parte
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