Page 172 - 150° Anniversario II Guerra d'Indipendenza - Atti 5-6 novembre 2009
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172          150° anniversario della ii Guerra d’indipendenza. atti del conveGno



                 duzione delle nuove unità, che per l’epoca erano realmente all’avanguardia.
                   Avere a fianco delle sue poche fregate moderne questo potente complesso di
                 forze rappresentava quindi per il Piemonte un importante fattore di potenza.



                 La Pianificazione deLLe oPerazioni di trasPorto Per mare
                 deLL’esercito francese in itaLia
                   Gli accordi tra i Comandi francesi e piemontesi prevedevano l’arrivo nel
                 teatro operativo dell’ Italia Settentrionale di una grossa armata di truppe d’Ol-
                 tralpe consistente in cinque corpi più la Guardia Imperiale come indicato dal-
                 lo schema seguente.


                      Truppe francesi in Italia
                      -  C in C Napoleone III ( CSM mlo Vaillant)
                      - Guardia Imperiale (gen Regnault)
                      - 1° Cda (mlo Baraguay d’Hilliers)
                      - 2° Cda (gen MacMahon)
                      - 3° Cda (mlo Conrobert)
                      - 4° Cda (gen Niel)
                      - 5° Cda (principe Napoleone)
                      Forze  pianificate:  132.000  uomini  fanteria,  9.000  cavalleria,
                      10.000 artiglieria e supporti

                   Solamente il 3° e 4° Corpo d’Armata doveva giungere in Piemonte via ter-
                 ra, tutte le altre forze dovevano arrivare via mare dai porti di concentramento
                 dell’Armata sulla costa francese (Marsiglia-Tolone) o direttamente dall’Alge-
                 ria, dove alcuni importanti reparti erano di stanza.
                   L’impresa si dimostrava piuttosto difficile essendo l’unico porto disponi-
                 bile quello pur grande di Genova, ma più adatto alla gestione di merci che di
                 grandi masse di uomini e cavalli.
                   Il perno della strategia franco-piemontese per le previste operazioni contro
                 l’Austria in Italia Settentrionale era l’arrivo in tempi brevissimi dell’Arma-
                 ta d’Oltralpe nella area di concentrazione alleata nella zona di Alessandria,
                 ben presidiata dall’Esercito Piemontese, per poi sferrare l’attacco alle forze di
                 Gyulai in direzione di Milano. Per far ciò l’elemento essenziale della manovra
                 era lo sbarco nel capoluogo ligure dei quattro Corpi d’Armata francesi nei pri-
                 missimi giorni di conflitto ed il successivo l’utilizzo a pieno ritmo della ferro-
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