Page 173 - 150° Anniversario II Guerra d'Indipendenza - Atti 5-6 novembre 2009
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lo sforzo loGistico del porto di Genova 173
via Genova-Alessandra per completare lo schieramento alleato prima che gli
austriaci potessero fare seri danni in territorio piemontese. Quindi, strategica-
mente parlando, l’elemento essenziale di tutta la pianificazione era il tempo,
misurabile in pochissimi giorni, tra la dichiarazione di guerra dell’Austria,
la prevista reazione francese, l’imbarco delle truppe nei porti dell’Algeria e
della Provenza, il loro trasferimento in massa verso Genova, lo sbarco rapido
ed il trasferimento ferroviario verso la zona di operazioni.
Si trattava di una piuttosto complessa operazione interforze ed interalleata
che richiedeva accordi precisi tra tutti i partecipanti all’impresa.
Per iniziare la pianificazione congiunta la Marina Sarda inviò sin dal mese
di Marzo 1859 a Tolone, centro militare più importante della Marina Alleata,
il Capitano di Fregata Provana, che con un lavoro intenso ed accurato prese i
primi accordi riferendone subito al Comandante Generale a Genova. Grazie
alla comunanza della lingua francese tra i due Stati Maggiori navali si arrivò
veramente in tempi brevissimi ad accordi sul sistema di trasporto di una no-
tevole massa di uomini, cannoni, cavalli e rifornimenti, ma vennero al pettine
anche alcune difficoltà che potevano essere risolte solo con la reciproca buona
volontà.
Sempre nel mese di Marzo la Marina Sarda passava sul piede di guerra,
armando la fregata a vapore Vittorio Emanuele e gli avvisi a ruote Governo-
lo, Authion, Monzambano, Malfatano ed i due trasporti Dora e tanaro. Si
provvedeva inoltre all’arruolamento di altri 500 uomini della leva marittima
ed al richiamo di 1.250 marinai recentemente congedati, inoltre si rinforzava
il Battaglione “Real Navi”, i marines piemontesi, portandolo quasi alla forza
di un Reggimento.
Per motivazioni forse più politiche che organizzative la mobilitazione del-
la Marina Francese andava invece più a rilento e solo il 18 Aprile veniva
inviato a Genova il Capitano di Vascello Charigneau quale delegato francese
per l’organizzazione degli sbarchi. Questo Ufficiale, accolto benissimo dai
colleghi piemontesi, si rese subito conto che gran parte dei trasporti avrebbero
dovuto sbarcare il loro carico in rada per insufficienza di banchine adeguate
e coordinò con il comandante militare del porto di Genova, Capitano di Va-
scello Rey, le predisposizioni opportune per accelerare al massimo il trasferi-
mento a terra del personale francese, ma prese anche contatto con il Comando
Generale della Marina Sarda per l’invio per tempo a Tolone di navi da guerra
piemontesi adattabili a trasporto truppe.
Questa ultima esigenza fu ottemperata armando in gabarra quasi tutte le
navi disponibili. Tale predisposizione prevedeva lo sbarco di parte delle arti-
glierie e del munizionamento e la attrezzatura a trasporto truppa rendendo di-