Page 171 - 150° Anniversario II Guerra d'Indipendenza - Atti 5-6 novembre 2009
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lo sforzo loGistico del porto di Genova 171
Complessivamente, escludendo le imbarcazioni minori d’uso locale, si
trattava di uno strumento navale di circa 26.000 tonnellate dotato di 440 pezzi
ed armato da oltre 4.600 uomini. La Marina Sarda aveva un consistente corpo
di ufficiali naviganti, ben addestrati soprattutto alla navigazione a vela, ma
con qualche carenza dovuta ai tempi per la conduzione di unità a vapore. Gli
equipaggi forniti dalla coscrizione marittima erano mediamente di buona qua-
lità perché provenienti dalla marineria mercantile e da pesca, pur non avendo
esperienza di combattimento. Ben addestrato era pure il piccolo Corpo di fan-
teria di Marina, che poteva essere all’occasione imbarcato sulle navi maggiori
integrandone le capacità offensive.
Lo sviLUPPo deLLa marina francese neL decennio ’50-‘60
Napoleone III si era fortemente convinto di dover dotare il suo Paese di
una grande e potente Marina Militare e grazie ai forti investimenti economici
ed agli sviluppi della tecnologia in Francia vi riuscì in pochi anni. Possiamo
affermare che il Secondo Impero fu realmente il periodo in cui la Marine Na-
tionale raggiunse il suo zenit, contendendo la palma del migliore strumento
navale del tempo alla royal Navy e questo grazie ad un’accorta politica di svi-
luppo della industria meccanica, nella capacità di costruire ottime artiglierie
navali e di progettare unità veramente innovative.
Gran parte di queste innovazioni sono dovute ad uno di più validi progetti-
sti navali di tutti i tempi il Dupuy de Lome, che fu nominato nel 1857 Direc-
teur du Materiel ossia capo del corpo degli ingegneri progettisti, a lui si deve
il modernissimo progetto per costruire la prima vera corazzata della storia,
la Gloire, che fu definita “un lupo che si avventa su un gregge di pecore” in
relazione ad un suo impiego contro una flotta di unità di legno.
La Gloire nel 1859 era però ancora sui tavoli da disegno, ma Dupuy aveva
fatto entrare in servizio già tre unità particolari: le batterie-corazzate Devasta-
tion, lave e tonnante, che nel 1855 rappresentavano un tipo di nave totalmen-
te innovativa con 16 pezzi da “50” ed una protezione in legno e ferro che la
rendeva imbattibile anche da potenti artiglierie costiere. Queste unità avevano
dato ottima prova nella guerra di Crimea impensierendo non poco anche gli
ammiragli britannici.
Nel 1859 la Marina Francese oltre alle nuove batterie-corazzate schierava
una ventina di vascelli e fregate a vapore, sia ad elica che a ruote. Queste unità
con un armamento di oltre 100 cannoni di grosso calibro rappresentando un
elemento di potere marittimo di alto valore militare e politico. L’ufficialità
francese era di ottima qualità così gli equipaggi ben addestrati anche alla con-