Page 174 - 150° Anniversario II Guerra d'Indipendenza - Atti 5-6 novembre 2009
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174 150° anniversario della ii Guerra d’indipendenza. atti del conveGno
sponibili ponti e locali per i soldati di passaggio. Era anche previsto fornire ai
soldati imbarcati pasti caldi durante la traversata, che richiedeva sul percorso
Genova-Tolone circa 50 ore di navigazione date le basse velocità dell’epoca
anche delle navi a vapore.
La Capitaneria di Genova mobilitò inoltre otto grossi pontoni di carenag-
gio per lo sbarco in rada di personale e materiale, due pontoni speciali per il
trasporto di 70 cavalli ciascuno ed ottenne dall’armatoria civile ben sessan-
tasei “piatte da sbarco”, vale a dire zatteroni da ormeggiare alla fiancata dei
trasporti in arrivo con cui portare a terra i soldati. Per agevolare il movimento
di queste piatte fu anche ottenuto il piccolo, ma utilissimo, vapore Utile usa-
bile quale rimorchiatore in rada.
Lo stesso comandante del porto organizzò con truppe di Marina e Carabi-
nieri un efficiente servizio di vigilanza portuale e di polizia cittadina in vista
del grosso numero di militari stranieri che avrebbero letteralmente invaso la
città.
L’esecUzione dei trasPorti a genova
Il 26 Aprile l’Austria dichiarò guerra a Regno di Sardegna e la Francia de-
cise di onorare il suo impegno di aiutare Vittorio Emanuele. Gran parte delle
forze francesi erano già imbarcate a Tolone su un complesso di circa trenta
unità tra trasporti e unità da guerra, tra cui sei navi sarde.
Lo stesso giorno della dichiarazione di guerra, grazie agli accordi presi tra
le due Marine poterono arrivare a Genova le unità francesi Algesiras, Colomb,
Vuaban, Asmodè con a bordo ben 9.738 uomini, che accolti festosamente dal-
la popolazione ligure furono avviati in sole due giornate per ferrovia verso
Alessandria (Ferrovia dei Giovi).
Gli sbarchi continuarono con ritmo febbrile per quattro giorni ed entro il
30 Aprile con i trasporti che facevano la spola tra Tolone (13 unità) e Mar-
siglia (altre 13 unità), ma anche con unità provenienti da altri porti: tre da
Algeri, due da Orano, una da Bastia, una da Antibes furono sbarcati comples-
sivamente 39.727 uomini e 1.556 cavalli oltre alle artiglierie ed al materiale
logistico e del cosiddetto “treno”.
I numeri ci dicono che fu realmente un’operazione complessa, veloce, ben
pianificata e ben condotta. Il 12 Maggio a conclusione della radunata francese
in Italia arrivò nella città ligure anche il vascello trasportante lo Stato Mag-
giore imperale e lo stesso Napoleone III, che già il giorno 14 poteva raggiun-
gere il campo di Alessandria ed assumere il comando supremo dell’esercito