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L’evoluzione della situazione politico-diplomatica
internazionale dall’Armistizio di Villafranca
all’annessione del Regno delle Due Sicilie
Prof. Massimo de LEONARdIS
coppiata la seconda guerra d’indipendenza, gli agenti piemontesi susci-
S tarono le rivolte che abbatterono il governo pontificio a Bologna e in
Romagna, quello del Granduca a Firenze e quelli dei Duchi di Modena e di
Parma. Né il Papa-Re né tali sovrani erano belligeranti e quindi non avrebbero
dovuto essere molestati, secondo il trattato segreto franco-russo del 3 marzo.
L’11 luglio, conquistata la sola Lombardia, Napoleone III concluse con
Francesco Giuseppe l’armistizio di Villafranca, mosso da varie ragioni: la
difficile situazione militare, con l’Austria asserragliata nelle fortezze del qua-
drilatero (Mantova, Verona, Legnago e Peschiera), il timore di un intervento
della Prussia e della Confederazione tedesca contro la Francia sul Reno, la
svolta rivoluzionaria assunta dalla guerra, con le rivolte in Italia e i contatti
tra Cavour e Kossuth per provocare un’insurrezione in Ungheria, il che allar-
mava la Russia e l’opinione pubblica cattolica in Francia. La Prussia in giu-
gno aveva annunciato la mobilitazione di sei corpi d’armata ed ammonito la
Francia a non varcare il fiume Mincio. Va peraltro ricordato che nella
Confederazione tedesca, presieduta dall’Imperatore d’Austria, esisteva una
crescente rivalità tra Vienna e Berlino e di fatto non vi fu poi alcun interven-
to della Confederazione contro la Francia, perché l’Austria non accettò le
condizioni poste dalla Prussia per sostenerla.
L’armistizio provocò l’ira e le dimissioni da presidente del consiglio del
Conte di Cavour, che il Re sostituì prontamente con il Generale La Marmora,
dimostrando senso di realismo nel comprendere l’impossibilità di continuare
la guerra all’Austria senza la Francia.
La crisi che Villafranca provocò nei rapporti tra la Francia e il Piemonte
aumentò tuttavia le simpatie verso Torino dell’Inghilterra, dove l’11 giugno
* Massimo de Leonardis. Professore Ordinario di Storia delle relazioni ed istituzioni inter-
nazionali e Direttore del Dipartimento di Scienze Politiche nell’Università Cattolica del
Sacro Cuore di Milano. Docente di Storia contemporanea all’Università Europea di
Roma. Vice Presidente della Commissione internazionale di Storia militare, Segretario
Generale della Commissione Italiana di Storia Militare.