Page 258 - Il Risorgimento e l'Europa - Attori e protagonisti dell’Unità d’Italia nel 150° anniversario - Atti 9-10 novembre 2010
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            in quest’occasione i due si abbracciano e Dumas così scrive:


               «Ah! Te voilà, s’écriait-t-il en me voyant. Dieu merci, tu t’rs fait assez
            attendre! C’était la première fois que le général me tutoyait. Je me jetai dans
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            ses bras en pleurant de joie» .
               Sulla scia di Dumas, si muovono anche altri illustri scrittori come Victor
            Hugo, George Sand, Edgar Quinet etc. I francesi provengono da molti strati
            sociali:  politici, intellettuali, nobili,  popolani,  professionisti,  contadini,  ex
            soldati e operai di diverse zone: Parigi, Provenza, Bretagna, Corsica, Nizza e
            Savoia.
               Per quanto  riguarda  gli  inglesi,  l’impresa  dei  Mille  ha  vasta  risonanza
            presso l’opinione pubblica e l’afflusso di volontari è immediato e alquanto
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            cospicuo . La legione inglese, infatti, è costituita da 456 unità di cui 24 uffi-
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            ciali al comando del maggiore Carlo S. Smeld . Anche il brigadiere Giovanni
            Dunne si imbarca per la Sicilia e arruola nel suo reggimento - con l’appoggio
            del tenente  colonnello  Percy  Wyndhan e dei connazionali Patterson e
            Dowling, - molti siciliani che costituiscono un’unità agguerrita e combattiva.
            John  Whitehead  Peard  e  Hugh  Forbes, chiamati  “the  Garibaldi’s english
            men”, vengono inquadrati nella II compagnia Pavia costituita quasi esclusi-
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            vamente da studenti che hanno in dotazione  revolver  rifles , nuova arma
            inviata  dall’inglese Colt  ai  garibaldini.  Distintisi  entrambi  in battaglia,  si
            dividono a Milazzo dove Hugh, con enorme rammarico di Garibaldi, lascia la
            formazione e diviene governatore della città mentre il collega segue il gene-
            rale con circa mille britannici fino alla battaglia del Volturno. Altro importan-
            te contributo è quello delle testate giornalistiche come l’«Independent» di
            Jersey e il «London Trades Council» che avviano la sottoscrizione per l’invio








            23   F. Boyer, “Les Garibaldiens” d’Alexandre Dumas: roman ou choses vue, in «Studi Fran-
               cesi», n.10, 1960, Torino, pp.26-34.
            24  AA. VV., Scritti e discorsi politici e militari, Vol.I, pp. 274-275,337, Risposta di Garibaldi
               a un indirizzo giundogli da Sheffield, Palermo, 13 luglio 1860; analog. al Comitato di Gla-
               sgow, Caprera, 30 novembre 1860.
            25   C. Pecorini Manzoni, op. cit., p.XI e p.454.
            26   Archivio del Risorgimento, Roma, Busta 45, fasc.27. Traduzione dell’epoca del rapporto
               del Colonnello Forbes intorno agli affari della legione inglese venuti sotto la sua imme-
               diata attenzione, inviato a Napoli al Comitato di Londra il 28 novembre 1860.
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