Page 254 - Il Risorgimento e l'Europa - Attori e protagonisti dell’Unità d’Italia nel 150° anniversario - Atti 9-10 novembre 2010
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            della nazione italiana, ad una italianità marginale posta cioè agli estremi limi-
            ti della espansione territoriale della italianità, là dove viene a contatto e con-
                                                                    10
            trasto con altre stirpi e altre lingue e illanguidisce, e muore» . La loro rinno-
            vata presenza tra le truppe garibaldine ha un significato profondo: attestazio-
            ne  di  volontà  nazionale,  coscienza  di  un  legame,  esistenza  di  una  spinta
            interiore che li fa partecipi della vicenda unitaria della patria comune. In par-
            ticolar modo i garibaldini dalmati si distinguono già nella difesa di Venezia,
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            gli zaratini Giuseppe Zmaich , Giovanni Maggiorato, Carlo  Tivaroni,
            Giacomo de Zanchi, Costantino  Venturini,  Doimo de Hoebert, Spiridione
            Galateo, Enrico Matcovich di Stretto, De Giovannizio di Spalato; Lorenzo
            Girotto di Spalato, Eugenio Popovich, il colonnello Cossovich, i due fratelli
            Millanovich, Spirione Sirovich, Lisovich di Budua, Luigi e Federico Seismit
            Doda, alcuni di loro combatterono con Garibaldi nel Trentino, a Mentana e in
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            Francia nel 1870-’71 . Numerosi triestini e istriani si sono già distinti nella
            difesa di Roma: cade ferito a morte a S. Pancrazio Giacomo Venezian, ven-
            gono feriti Zucchi e Zambeccari, Zamboni, Bruffel, a Porta Cavalleggeri
            combatte Sansoine Levi, Salvi, Marocchino, Hoenigmann, Sanzin, Mitis di
            Cherso, Baccalari di Dignano d’Istria, promosso maggiore durante la difesa
            di Roma. Nel 1859 le fila dei “Cacciatori delle Alpi” sono rafforzate proprio
            da istriani e dalmati e soprattutto l’impresa dei Mille e le successive spedizio-
            ni vedono un afflusso notevole di volontari anche triestini e giuliani. Due dei
            Mille sono conosciuti: Cesare Michieli  di Campolongo che combatte  a
            Calatafimi, a Palermo, a Milazzo e sul Volturno. Marziano Giotti di Grandisca,
            della compagnia di Cairoli, decorato al valor militare. Inoltre il capitano mer-
            cantile  Enrico Maffei, triestino, Giovanni Bertossi, decorato  al valore al
            Volturno, Gustavo Büchel, Gioacchino Sibel, Daniele Wertheimer, Arminio
            Wurmbrand, Federico Cuder di Capodistria; tre di Rovigno si distinsero in
            modo particolare: Luigi Dasarsa, Giorgio Moscarda, Baldassarre Manzoni,
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            Enrico Appel . Tra  i  Mille  si  distinguono  anche  vari  israeliti  tra  cui  Ciro
            Finzi, Cesare de Enrico Guastalla, i fratelli Alessandro, Isacco, Israele Levi,
            il  tedesco Adolph  Moses,  Antonio Alpromi, Antonio  Godberg,  Riccardo
            Luzzatti, Eugenio Rava, Guido Rovighi, Davide ed Enrico Uziel e Giovanni





            10  E. Sestan, Venezia Giulia. Lineamenti di Storia etnica e culturale, Roma 1947, pp.10-11.
            11  Archivio di Stato, Mantova, Carte Acerbi (cit. da Tamborra).
            12  M. Cace, I patrioti dalmati e l’unità d’Italia, in «Il Messaggero Veneto», 16 marzo 1861.
            13   P. Sticotti, La Regione Giulia nelle guerre per l’indipendenza, Trieste 1932, pp.15 e sgg.
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