Page 253 - Il Risorgimento e l'Europa - Attori e protagonisti dell’Unità d’Italia nel 150° anniversario - Atti 9-10 novembre 2010
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I volontarI europeI                                                253


               abbandonati  al potere  dei grandi
               Imperi multinazionali  reduci dal
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               Congresso di Vienna .
                  Appena un anno dopo l’impresa
               dei Mille e la proclamazione
               dell’Unità italiana, il 17 marzo
               1861, si risveglia il fervore nazio-
               nale: l’alveo garibaldino diventa di
               colpo l’esempio per tutti i popoli e
               Garibaldi l’eroe italiano e interna-
               zionale in grado di dare aiuto, con
               le sue milizie, ai risorgimenti
               orientali.  Si tratta  - per le genti
               dell’est Europa - del primo succes-
               so di una rivoluzione di popolo,
               del principio  insurrezionale dopo
               le delusioni del 1848. La camicia
               rossa diventa nell’immaginario
               comune la divisa che unisce uomi-
               ni di varia origine, di diversa estra-
               zione nazionale che combattono
               con Garibaldi per un ideale comu-
               ne, quello della libertà, dell’unità e
               dell’indipendenza nazionale.
                                                        Alessandro Isenschmid conte di Milbitz
                  Il 5 maggio 1860, come noto,
               Garibaldi con i due piroscafi Lombardo e Piemonte salpa dallo scoglio di
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               Quarto e giunge a Marsala . Dopo il sanguinoso scontro di Calatafimi e l’en-
               trata in Palermo, ci si rende conto del necessario aiuto da dare alla spedizione
               decimata dalle prime vittime e le richieste di volontari hanno un notevole
               successo con adesioni provenienti dall’intero continente. I volontari afflui-
               scono  a  Genova,  vengono  inquadrati  nelle  divisioni  Medici  e  Cosenz,  in
               attesa di imbarcarsi per la Sicilia a bordo dei piroscafi Washington, Oregon e
               Franklin e a Genova nell’unità posta sotto il comando di Nicotera. Numerosi
               sono i triestini, gli istriani e i dalmati «appartenenti alle ultime propaggini




               8   Ibidem, pp.40-50.
               9  A. Vagnini, I volontari nel Risorgimento, in G. Motta,  Ripensare il Risorgimento, Roma
                  2011.
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