Page 39 - Il Risorgimento e l'Europa - Attori e protagonisti dell’Unità d’Italia nel 150° anniversario - Atti 9-10 novembre 2010
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Il TraTTaTo dI TorIno (24 marzo 1860) - le ImplIcazIonI mIlITarI     39


               supremo  di Guerra  e  Marina. Al vertice  del
               Corpo dei Carabinieri Reali lo affiancherà il
               tenente generale di Nizza Leonardo Roissard
               de Ballet, poi senatore, e anche un altro gene-
               rale  nizzardo, Luigi  Cauvin, diventerà
               Comandante in seconda dei Carabinieri.
                  In Marina, dei 119 marinai del Nizzardo
               imbarcati  sulle  navi  della  flotta  sarda,  114
               scelgono l’Italia, 5 la Francia. Tra gli ufficiali
               optano per la Francia il sottotenente di vascel-
               lo Paolo Costa de Beauregard, il guardiamari-
               na di 1° classe  Alessandro d’Oncieu de la
               Batie,  il  capitano  e il  tenente  del  porto di
               Nizza, un sottotenente  del reggimento  Real
               Navi. Ma molti altri, come Augusto Riboty di
               Puget  Théniers (Nizza) restano e daranno
                                                                   Il Ministro Simone Pacoret
               molto  alla  Regia  Marina:  Riboty, eroe di
                                                                             de Saint-Bon
               Lissa, ne sarà tre volte ministro, intuirà in
               tempi  difficili la  politica  navale  del  futuro,
               fonderà la “Rivista Marittima”. Sarà l’altro eroe di Lissa, Simone Pacoret de
               Saint-Bon di Chambery, detto per antonomasia “l’ammiraglio”, pure lui tre
               volte ministro della Marina, a dover affrontare la decisione più tormentata
               perché tutta la sua famiglia opterà per la Francia e lui, giovane ufficiale in
               servizio in Sicilia con la squadra sarda, il 23 giugno 1860 a Cagliari si impe-
               gna a “rimanere al servizio di S.M. il re e … conservare la nazionalità sarda”;
               per arrivare  a questo però scrive a un amico  che ha dovuto accettare “un
               grande strazio  per il mio cuore” e ribellarsi “ alle preghiere di mia madre e
               di una pia sorella che adoro, ma io sento di essere italiano e sull’ara di questa
               mia patria faccio olocausto di sommo amore, di grandi affetti, di molti inte-
               ressi”.  C’è  poi  il  caso  di  Vittorio  Arminjon,  che  sceglie  la  Francia,  ma
               nell’aprile 1861 si dimette e viene riaccolto nella Regia Marina, per la quale
               comanderà  la pirocorvetta  Magenta nella  prima  circumnavigazione  del
               mondo di una nave militare italiana.
                  È appena il caso di ricordare che i militari non sono i soli. Sarà con l’Italia
               anche Carlo Compans de Brichanteau di Chambery, conte d’Ala, sottosegre-
               tario una volta alle PP.TT. e due volte all’Agricoltura, e altissimi magistrati,
               come Agostino Alberti di Nizza e il conte Augusto Avet di Chambery, procu-
               ratori generali a Venezia e a Bologna, e diversi prefetti.
                  Certo, confrontando quanto prima accennato sull’Impero francese e l’Ita-
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