Page 82 - Il Risorgimento e l'Europa - Attori e protagonisti dell’Unità d’Italia nel 150° anniversario - Atti 9-10 novembre 2010
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82 Il RIsoRgImento e l’euRopa. attoRI e pRotagonIstI dell’unItà d’ItalIa.
del Governo piemontese che inviò
dei Commissari Regi a Firenze
(Carlo Boncompagni di
Mombello), a Parma (Adeodato
Pallieri), a Modena (Luigi Carlo
Farini) e a Bologna (Massimo
D’Azeglio) supportati da contin-
genti militari sardi, dei quali face-
vano parte ovviamente aliquote
di Carabinieri Reali per tutelare
l’ordine e la sicurezza pubblica
anche con l’ausilio auspicato, ma
poi non sempre realizzato o
comunque non nell’entità ipotiz-
zata, di personale delle
Gendarmerie ducali e delle
Guardie Nazionali locali, da
Col. Trofimo Arnulfi assorbire al momento di estende-
re definitivamente in quei territo-
ri l’ordinamento del Corpo.
Segnatamente: in Toscana svolgeva le funzioni di polizia l’Imperial e Regia
Gendarmeria su un Reggimento di due Battaglioni(c. 2000); a Parma c’erano
pure i Gendarmi (ex Dragoni, c. 400), con assetto territoriale simile a quello
dei CCRR; a Modena operavano i Reali Dragoni Estensi (c. 500) su cinque
Compagnie; nei territori pontifici dell’ Emilia e Romagna infine esistevano i
Gendarmi (c. 1400), su una delle tre Legioni in cui era articolato l’intero
Corpo, anche questo con ordinamento analogo a quello dei CCRR.
Con i preliminari di pace di Villafranca dell’11 luglio 1859, ratificati con
il trattato di Zurigo dell’11 novembre successivo, che concluse inopinatamen-
te e unilateralmente le ostilità tra Francia e Austria, la situazione geopolitica
peninsulare divenne delicatissima. Infatti, come si sa, gli accordi prevedeva-
no la cessione della sola Lombardia alla Francia e da questa al Regno Sardo
e la costituzione di una Lega degli Stati italiani coinvolti nel conflitto, Veneto
compreso, con a capo simbolicamente il Papa; i duchi avrebbero dovuto per-
tanto riprendersi i loro troni, ma senza interventi militari stranieri. Questo
disegno politico di ispirazione giobertiana, accettato dall’Impero Asburgico e
gradito a quello Napoleonico anche senza la pattuita acquisizione di Nizza e
della Savoia, per brevissimo tempo si realizzò parzialmente, ma certo non
sotto la guida di Pio IX, né tantomeno con gli antichi sovrani. Vittorio