Page 83 - Il Risorgimento e l'Europa - Attori e protagonisti dell’Unità d’Italia nel 150° anniversario - Atti 9-10 novembre 2010
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Le Gendarmerie Preunitarie. iL CorPo dei Carabinieri reaLi durante i PLebisCiti  83


               Emanuele II dovette forzatamente accettare la risoluzione e richiamare tanto
               i Commissari Regi che le truppe piemontesi  dalla  Toscana e dall’Emilia
               Romagna, compresi i CCRR. I patrioti però non si piegarono e istituirono
               delle Dittature provvisorie, per cui: Carlo Boncompagni lasciò a Firenze
               Bettino  Ricasoli; Adeodato  Pallieri  a Parma cedette  i poteri a Giuseppe
               Manfredi che aderì alla dittatura modenese di Luigi Carlo Farini, il quale,
               dimessosi da Commissario, era rimasto in città come “semplice cittadino”
               eletto  subito  Dittatore  dal  popolo;  a  Bologna  Massimo  D’Azeglio  lasciò
               Leonetto Cipriani e anch’egli successivamente cedette i poteri al Farini. In
               breve  si  formò,  appunto,  la  Lega
               degli Stati centrali ma con l’intento
                                                  Gendarme austriaco
               di resistere alla nuova restaurazio-
               ne e di lavorare per l’annessione al
               Piemonte.  Ciò  fatto,  si  doveva
               agire con astuzia e siccome il ritor-
               no dei duchi non doveva avvalersi
               di appoggi esterni, bisognava evi-
               tare qualunque situazione che
               potesse vanificare  quella clausola
               favorevole; pertanto ai governi
               provvisori erano essenziali due
               requisiti: posizione consolidata dal
               consenso e capacità di garantire la
               normalità interna. Le Dittature
               godevano, anzi, erano sorte con
               l’entusiasmo popolare, ma necessi-
               tavano  della  struttura  di supporto
               per governare effettivamente e con
               credibilità, ottundendo  l’animosità
               delle  parti, mantenendo saldamen-
               te l’ordine pubblico e  rassicurando
               così le  apprensioni  internazionali
               attraverso un “fatto compiuto”,
               certo  non previsto,  ma  pacifico  e
               decisivo  perché  legittimato  dalla
               volontà popolare senza spazio a
               eccessi di piazza e/o violente con-
               troversie tra fazioni.  I grandi stra-
               volgimenti politici, come l’annien-
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