Page 87 - Il Risorgimento e l'Europa - Attori e protagonisti dell’Unità d’Italia nel 150° anniversario - Atti 9-10 novembre 2010
P. 87

Le Gendarmerie Preunitarie. iL CorPo dei Carabinieri reaLi durante i PLebisCiti  87


               espressamente richiesto per affiancare  il  Vizzardelli  poco stimato da quel
               governo (ma non c’era di meglio). I Veliti presto divennero Carabinieri delle
               Romagne con attribuzioni, ordinamento e uniformi simili ai CCRR sinché
               non ne furono assorbiti.
                  A  Firenze  il  10  giugno  1859  giunse  il  maggiore  dei  CCRR  Filippo
               Ollandini  per  riorganizzare la  Gendarmeria  granducale  rimasta  pressoché
               interamente  al proprio posto con il nuovo appellativo di Gendarmeria
               Toscana, la quale, come primo provvedimento, ebbe sul modello piemontese
               duplici funzioni e dipendenze: dal Ministero della Guerra per quelle militari;
               dal Ministero  degli  Interni  per quelle  civili.  Il 15 seguente il  neo tenente
               colonnello Ollandini ne divenne Comandante e il 24 luglio il Corpo, comple-
               tamente ristrutturato, divenne Legione dei Carabinieri Toscani con ordina-
               mento e uniformi uguali a quelle dei CCRR e sempre Ollandini,
               promosso Colonnello, ne rimase al comando sino alla sua con-
               fluenza in quelli anche quando, nel gennaio del 1860, furono
               costituite  in aggiunta tre  Divisioni del Corpo piemontese a
               Firenze, Livorno e Siena.
                  Nei territori dell’ex Regno delle Due Sicilie, ove la
               Gendarmeria  Reale  contava  al  1°  giugno  del  1860 circa
               7000 uomini suddivisi in cinque Battaglioni con articola-
               zione territoriale analoga al Corpo piemontese, gli avve-
               nimenti  furono decisamente più complessi. Il 14 luglio
               1860, un mese dopo che   in Sicilia Giuseppe Garibaldi
               aveva assunto la dittatura a nome di Vittorio Emanuele II
               (Salemi  14 maggio  1860), il  Segretario  di  Stato  per  la
               Sicurezza Pubblica Luigi La Porta propose la costituzione
               di un Corpo di Carabinieri modellato su quello piemontese
               per sostituire la disciolta Gendarmeria. Sotto la stessa data
               nacque così il Corpo dei Carabinieri di Sicilia  provvisoria-
               mente alle dipendenze di quel Segretario e sotto il comando
               del romano Angelo Calderari, Colonnello delle forze gari-
               baldine (non però nell’elenco dei Mille); fu anche chiesto a
               Torino l’invio di  carabinieri piemontesi,  ma  il  Governo
               sardo nicchiò  perché non voleva esporsi. Poi in agosto
               venne mandato  ad affiancare Calderari   il maggiore  dei
               CCRR Saverio Massiera  con un nucleo di militari di vario
               grado, tutti “dimessi” secondo la nota prassi e con l’ordine


                                                 Velite di Romagna
   82   83   84   85   86   87   88   89   90   91   92