Page 58 - Le Operazioni Interforze e Multinazionali nella Storia Militare - ACTA Tomo I
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58 XXXIX Congresso della CommIssIone InternazIonale dI storIa mIlItare • CIHm
le e una Direzione generale del materiale e dell’amministrazione militare, organizzati in
divisioni, uffici e sezioni. Dal Segretariato generale dipendeva la Divisione degli Archivi,
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che, come da Regolamento , doveva procedere, secondo norme da stabilirsi, alla classifi-
cazione e custodia delle carte di data anteriore a 1° gennaio 1854, nonché «a conservare
distinte e classificate le carte e le pratiche ultimate» che gli dovevano essere consegnate
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ogni anno nei primi dieci giorni di luglio .
Che cosa confluì, a partire dal 1854, nell’archivio del Ministero della Guerra? Nell’im-
mediato le carte delle soppresse “Azienda di guerra” e “Azienda di artiglieria, fortifica-
zioni e fabbriche militari”, per il prosieguo la risposta è egregiamente sintetizzata in una
relazione dall’inquietante titolo Sulla soppressione dell’Ufficio Archivi del Ministero della
Guerra in Torino, redatta nel 1872 dall’allora responsabile dell’Ufficio Archivi del mini-
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stero della Guerra Clemente Deleuse .
Nella relazione si legge: «Qui infatti vennero a raccogliersi le copiose serie di tutti gli
atti legislativi e amministrativi relativi alle armate dallo scorcio del XVI secolo, ai loro
successivi ordinamenti, alle loro vicende, alle imprese cui presero parte, allo stato militare
dei loro componenti, all’amministrazione della giustizia penale militare, all’armamento e
al vettovagliamento delle medesime, al sistema delle difese delle frontiere e delle coste,
allo sviluppo delle sue piazzeforti, agli interessi del demanio e dei privati per quanto con-
cerne i possessi, le espropriazioni, le servitù militari ecc. ecc.»
Clemente Deleuse era un militare di lungo corso, maggiore generale d’artiglieria, se-
gretario generale del primo Ministero della Guerra postunitario, infine luogotenente gene-
rale incaricato dell’Ufficio Archivi del Ministero della Guerra in Torino.
Dopo il trasferimento della capitale (e dei ministeri) a Firenze, a Torino fu attivato nel
1865 un Ufficio di delegazione che continuò a operare come un ufficio distaccato del Mi-
nistero della Guerra, quale collettore della documentazione restituita a Torino perché non
più utile alla gestione degli affari correnti.
La relazione datata 8 luglio 1872 Sulla soppressione dell’Ufficio Archivi del Ministero
della Guerra in Torino, era la risposta a un dispaccio inviato a Deleuse dall’allora mi-
nistro della guerra Ricotti Magnani che aveva ordinato la soppressione di quell’ufficio,
a partire dal 1° gennaio 1873, e la quasi totale distruzione delle carte in esso contenute.
Le modalità di attuazione dell’operazione, secondo Ricotti, prevedevano la ripartizione
dell’imponente mole di carte in tre parti: quella di utilità accertata, da inviare a Firenze,
quella di riconosciuto interesse storico da trasmettere all’Archivio di Corte, la restante
parte, la più consistente, dichiarata inutile, doveva essere destinata al macero. L’accorata
difesa del Deleuse per un’integrale conservazione delle carte riuscì a sventare il progetto
che il ministro auspicava per motivi esclusivamente economici. Nel rilevare le difficoltà
insite nella selezione della documentazione, e nel «prevedere tutte le contingenze in cui un
documento qualunque possa tornare giovevole o da condannarsi senza più al rogo», il De-
leuse mostrò un’indubbia sensibilità archivistica. Si rivelò lungimirante, quando ritenne
7 Ibidem, art. 79 § 287, p. 714.
8 Ibidem, art. 55 § 221, p. 700.
9 ASTo, Corte, Archivio dell’Archivio, Indice delle sezioni III [Camera dei conti], IV [Ministero della Guerra],
V [Finanze]