Page 103 - Il 1916 Evoluzione geopolitica, tattica e tecnica di un conflitto sempre più esteso - Atti 6-7 dicembre 2016
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II SeSSIone - I ServIzI dI InformazIone, alcune proSpettIve         103


             battaglia di Verdun. Tuttavia, l’analisi dell’intelligence francese e dei relativi
             risultati in quel particolare periodo di conflitto è un argomento interessante e
             nuovo. Interessante, perché quando si leggono le memorie del maresciallo Joffre,
             si è portati a credere che l’offensiva tedesca del 21 febbraio 1916, relativa alla
             riva destra della Mosa sia stata “una sorpresa” per l’Alto Comando francese.  3
                Questo potrebbe far credere che gli ufficiali dell’intelligence del G.Q.G. non
             sarebbero stati in grado di rilevare gli indizi relativi all’attacco nemico, e quindi
             avvisare Joffre in tempo per poter adottare le opportune misure di difesa ... ora
             però, questo discorso post-bellico è una sorta di difesa  pro domo sua enon resiste
             all’esame dei fatti.
                Per disegnare un profilo dell’intelligence francese a Verdun che sia il più
             accurato e completo possibile, esamineremo in primo luogo ciò che il Quartier
             Generale conosceva delle intenzioni tedesche prima del 21 febbraio 1916. Passe-
             remo poi a esaminare i vari cambiamenti strutturali che hanno interessato l’intera
             catena dell’intelligence operativa durante per tutta la durata di questa battaglia
             titanica.

             Cosa si conosceva delle intenzioni tedesche prima del 21 febbraio 1916?
                A partire dall’autunno 1915 - grazie al Servizio Informativo di Belfort (che
             riceveva i messaggi nascosti nelle lettere delle reclute alsaziane arruolate nell’e-
             sercito del Kaiser)   – il colonnello Charles Dupont (Capo dell’Ufficio Informa-
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             zioni del GHQ francese) è convinto che i tedeschi si preparino a lanciare una
             grande offensiva ad ovest, in particolare nella zona di Verdun.  Scorte impo-
                                                                       5
             nenti di munizioni di artiglieria sono state ammassate nella regione d’Aix-la-
             Chapelle.  Altro indizio a sua disposizione sono le opere ferroviarie, intraprese
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             dai tedeschi per truppe spostare uomini e materiali nelle retrovie, come pure
             l’aumento del traffico che gli agenti di sorveglianza alleati continuano  a riferire
             da settimane.  7
                Anche il colonnello (e deputato) Émile Driant è della stessa opinione  di
             Dupont e del Generale Herr, comandante della “ Regione fortificata di Verdun”
             (R.F.V.). Alla testa di due battaglioni di Chasseurs a piedi, Driant occupa il Bois


             3  Maresciallo JOFFRE J., Mémoires du maréchal Joffre (1910-1917), tomo 2, Paris, Plon, 1932,
                pp. 190 e ss.
             4  Servizio Storico della Difesa francese, archivi del Ministero della guerra (di seguito SHD/
                GR), Papiers Andlauer; causerie faite à l’E.M.A./S.R. en 1925.
             5  LAHAIE (LCL O.), Charles Dupont. Mémoires du chef des services secrets de la Grande
                Guerre, op. cit. pp. 143-145.
             6  LADOUX (commandant G.) e BERGER (M.), Mes souvenirs, espionnage, contre-espion-
                nage, Paris, Éditions de France, 1937, p. 39.
             7  LAHAIE (LCL O.), « L’espionnage ferroviaire en Belgique et dans le nord de la France (1914-
                1917) » in Historail n°38 (luglio 2016), pp. 67-68.
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