Page 208 - Il 1917 l'anno della svolta - Atti 25-26 ottobre 2017
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             Don Giuseppe Picinotti, cappellano, del 18° Battaglione nel giugno del 1917 fu
             gravemente ferito nel corso di un bombardamento austriaco, unitamente al co-
             mandante del battaglione Maggiore Cecchini ed all’aiutante maggiore. Il cappel-
             lano operò poi anche in Albania, ove fu trasferito nel gennaio del 1918 e rimase
             sino alla fine della guerra. Don Picinotti fu smobilitato nell’aprile 1920, data in
             cui il suo reparto, rimasto lungo la linea di armistizio a Postumia, assunse l’ordi-
             namento di pace.

             Don Enrico Laghi, Tenente Cappellano dell’8° Battaglione, nato a Siena il 1°
             giugno 1887 finì disperso il 27 ottobre 1917 durante la ritirata, mentre recava il
             conforto dei SS. Sacramenti a tre finanzieri gravemente feriti dall’artiglieria ne-
             mica. Insieme a lui, cadde anche il finanziere Serafino Bralla che lo coadiuvava
             nella sua opera pastorale.

             Sempre durante la ritirata conseguente al disastro di Caporetto, il 18° Battaglio-
             ne riuscì a salvare dalla cattura la bandiera dell’84° Reggimento Fanteria, cui
             fu riconsegnata a Conegliano. Il Comandante della Brigata Venezia, Generale
             Reghini, gli indirizzò pertanto il seguente messaggio: “Oltremodo gradita mi è
             giunta la pregiata lettera n. 9435 in data 16 corrente, nella quale codesto Co-
             mando espone le circostanze che lo portarono ad assicurare una scorta d’onore
             e di guardia alla bandiera dell’84° Fanteria durante il ripiegamento delle trup-
             pe dietro la linea del Tagliamento. Nell’esprimere il più vivo elogio e la più alta
             considerazione per la premura con la quale codesto Comando prese opportuna-
             mente in custodia il prezioso vessillo, mi rendo interprete dei più vivi ringrazia-
             menti anche da parte del comandante dell’84° Fanteria e di tutto il Reggimento
             che sul suo vessillo, già fregiato di Medaglia d’Oro, vede il più fulgido emblema
             delle sue tradizioni che sono vanto glorioso. Al mio personale compiacimento,
             unisco il plauso che la Brigata Venezia invia per mio mezzo a codesto benemeri-
             to Battaglione “. I Battaglioni giunsero al Piave in perfetto ordine e ciò si dimo-
             strò assai prezioso per le successive operazioni di arresto di fine 1917 e, ancora,
             per quelle difensivo-controffensive dell’ultimo semestre di guerra.

             Fronte carnico
             Dopo lo scioglimento dell’estate 1916 del 19° Battaglione, gli altri due restanti,
             8° e 20° lasciarono definitivamente la Carnia il 14 giugno 1917. Prima della
             partenza però un ultimo e pesante tributo fu pagato alla “morte bianca “, come
             ricordò un testimone oculare:
                “ Il ricordo di quella tragica scena è ancor vivo nell’animo mio. Era la
                sera del 17 gennaio 1917. Verso le ore 16 il cielo si andava coprendo di
                una densa cortina di nubi, e tutto faceva presagire una nottata burra-
                scosa. Un gruppo di Finanzieri - undici - riparati sotto un improvviso
                ricovero, erano dietro a preparare il vitto per la 58^ Compagnia (all’epo-
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