Page 213 - Il 1917 l'anno della svolta - Atti 25-26 ottobre 2017
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ranee dislocate ad oriente del fiume;
• Assumere conseguentemente la difesa della sponda occidentale del fiume da
Latisana al mare.
Il Tenente Colonnello Vercelli pertanto ordinò al Tenente Galli di portarsi da
Caorle al Ponte di Latisana sul Tagliamento con tutto il personale disponibile e,
nel frattempo, imbastì una prima difesa con quanti aveva sottomano, ivi com-
presi gli uomini delle Brigate Litoranee di Marano Lagunare, Porto Lignano,
Ca Pineda e Baseleghe. Il primo incontro con le furtive pattuglie di avanguardia
avversarie si verificò il 2 novembre, nel corso di una ricognizione sul versante
orientale del fiume. Nel frattempo, il reparto, ridenominato “Gruppo Vercelli”
fu rinforzato con elementi di cavalleria appiedati che vennero ad aggiungersi al
suo scarno organico. Il 4 novembre giunse l’ordine di portare la linea di difesa
sul Piave, con tappa intermedia a Caorle, previa sostituzione in linea con reparti
della Brigata di Fanteria Padova. Il movimento retrogrado si svolse in maniera
ordinata e permise di:
• Recuperare il 2° Settore Costiero del Capitano Nicolini e il personale delle
dipendenti Brigate Litoranee;
• Sgomberare la popolazione civile di Caorle;
• Impedire saccheggi, violenze ed atti di sciacallaggio.
La seconda fase del ripiegamento si svolse, sempre con il massimo ordine
nonostante l’avvistamento delle solite pattuglie nemiche in avanscoperta, a par-
tire dal 6 novembre su Cortellazzo e portò all’occupazione della linea di difesa
a occidente del Piave nel tratto da Revedoli al mare, con una forza complessiva
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di circa trecento finanzieri , oltre a reparti di Milizia Territoriale e cavalleggeri
appiedati. Il 9 novembre giunse in agognato rinforzo un battaglione di Marina
e quello stesso giorno iniziò il contatto con gli avversari, che iniziavano a sta-
bilirsi sulla sponda orientale del Piave. Il contrasto si fece subito aspro e agli
invasori fu riservata una “calda accoglienza ”, sia mediante puntate offensive
oltre il fiume, sia mediante il fuoco delle batterie ad oriente di Cortellazzo e dei
pezzi di alcuni cacciatorpediniere che incrociavano nelle acque antistanti. L’11
9 Di cui circa duecento già appartenenti alla 30^ Compagnia Autonoma, con sede a Papariano
(Udine) ed adibita a compiti di polizia militare nelle retrovie della 3^ Armata. Dal 27 otto-
bre al 5 novembre il reparto fece parte della retroguardia della Grande Unità, mantenendosi
compatto ed in piena efficienza, senza perdere l’armamento individuale e di reparto, tanto da
meritare l’elogio dei comandi superiori e da costituire poi il grosso delle forze del Gruppo
Vercelli. L’11 novembre lasciò la prima linea e fu destinato al servizio di polizia militare per
l’arresto di militari sbandati e disertori a Sant’ Agata Bolognese, Borgo Panigale, Castelfranco
Emilia, Nonantola ed altri comuni della regione appenninica;

