Page 211 - Il 1917 l'anno della svolta - Atti 25-26 ottobre 2017
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             •	 Il 1° maggio 1917 il 18° Battaglione, dopo aver passato in consegna al 23°
                Reggimento Fanteria la sottozona di Val Sesis, tornò alle posizioni della sot-
                tozona Zovo-Longerin, sempre al comando del neo-promosso Tenente Co-
                lonnello Olivo;
             •	 Il 16 giugno 1917 il 18° Battaglione discese a San Pietro di Cadore e da lì,
                dopo un breve periodo in Valtellina, fu trasferito il 1° agosto 1917 sul fronte
                isontino ove rimase sino all’ottobre, compiendo poi una ordinata ritirata, per
                essere, infine, destinato ad operare in Albania, dove si coprirà di gloria, insie-
                me al 16° Battaglione, sul Mali Vilushes ai primi di luglio 1918.



             Fronte della Valsugana
                Nel riordinamento dell’estate 1916, il 7° Battaglione perse due  Compagnie
             (17^ e 21^) e ricevette le Compagnie 52^ e 53^ del soppresso 17° Battaglione.
             Il 9 agosto 1916, dopo un periodo di riposo e riordinamento, tornò in linea con
             la Brigata Venezia, spostandosi dal 14 settembre a Forcella Tesino e Costa del
             Silano. Dall’8 novembre fu schierato a Bieno, poi ancora dal 20 novembre a
             Forcella Tesino e a dicembre alle trincee di Rocce Lavace-Bieno-Castrozza. Nei
             primi del 1917 fu temporaneamente scisso, aggregando due Compagnie ad un
             Battaglione di Fanteria e conservando, sempre a Forcella Tesino, le altre due con
             il Comando. Riunito a marzo 1917, formò un Plotone esplorante e inviò la pro-
             pria Sezione mitragliatrici in linea a Monte Levre.  A giugno lasciò la Valsugana,
             destinato dapprima a Cannobio sul confine svizzero in servizio di polizia militare
             e di lì fu inviato d’urgenza ai primi di novembre dapprima sulla linea tra il Brenta
             e l’Adige, poi a Chioggia e sul basso Piave, da Cavazuccherina verso Caposile,
             dove sostituì il Gruppo Vercelli ed ebbe eroicamente a distinguersi.

             Le operazioni difensive sul Piave e costiere durante la Battaglia di Arresto:
             l’azione del Gruppo Vercelli
                All’inizio del 1915 la difesa costiera nel tratto dal confine di Stato con l’Au-
             stria-Ungheria al Podigoro era affidata a:
             •	 1^ Zona Costiera, con sede a Latisana, dal fiume Aussa al porto di Cortellaz-
                zo, sotto la responsabilità del Comandante del Circolo di Udine della Guardia
                di Finanza;
             •	 2^ Zona Costiera, da Porto Fossone alla Foce del Po di Goro, sotto la respon-
                sabilità del Comandante del Circolo di Padova della Guardia di Finanza;
             •	 Piazza Marittima di Venezia, sotto la responsabilità della Marina Militare.

             Le Zone Costiere e la Piazza Militare Marittima si articolavano, a loro volta, in
             sette settori costieri, principalmente affidati, sotto la responsabilità di Ufficiali
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