Page 216 - Il 1917 l'anno della svolta - Atti 25-26 ottobre 2017
P. 216

216                                                  il 1917. l’anno della svolta



             e sostenute dal fuoco dell’artiglieria, ebbero finalmente ragione degli austriaci
             che avevano varcato il fiume, rigettandoli indietro.
             Il 20 dicembre il 7° Battaglione aveva la seguente dislocazione:
             •	 52^ Compagnia in rincalzo;
             •	 53^ tra Cà Guardiano e Torre Caligo;
             •	 18^ tra Torre Caligo e Cà Rossi;
             •	 20^ tra Cà Rossi e Cà Salsi.


                Il 29 dicembre 1917 il 7° Battaglione venne inviato nelle retrovie a Cà Garu-
             ba e poi a Cavallino per riposare e essere riorganizzato su tre Compagnie (18^,
             20^, 53^), una Compagnia  mitragliatrici  (52^), una Sezione  lancia-torpedini
             Bettica ed una Sezione pistole-mitragliatrici. Così riordinato, tornò in linea il
             22 gennaio 1918 tra Cà Brazzà e Cà Salsi, alternandosi su quella linea in turni
             mensili con l’8° e 20° Battaglione e con la Brigata torino.

             Le operazioni fuori del territorio nazionale
                In Egeo (dove la Guardia di Finanza era presente, sin dallo sbarco del 1912,
                                13
             con una Compagnia , articolata  inizialmente su quattro Tenenze e numerose
             Brigate e Distaccamenti, per una forza complessiva di circa duecento uomini),
             venne costituito il 1° agosto 1917 il Circolo mobilitato di Rodi-Egeo (Maggiore
             Leone), su due Compagnie, a Rodi e Cos, con una forza alla fine della guerra di
             nove Ufficiali e 522 Sottufficiali, Appuntati e Finanzieri, disseminati nelle isole
             in sette Tenenze (tra cui quelle neo-istituite di Scarpanto e di Nisiro), trentasei
             Brigate e ventisette altri reparti minori, con a disposizione una flottiglia di dodici
             motovelieri, armati con equipaggi locali e picchetti di Finanzieri, cui si aggiun-
             se una goletta a motore, al comando del Maresciallo ordinario mare Francesco
             Salvini, con un cannone da 47 mm., ed equipaggio di militari del Corpo. I di-
             staccamenti a terra e la forza navale riuscirono a esercitare, per tutta la durata del
             conflitto, un controllo efficace della navigazione costiera e delle isole, giungendo
             anche a neutralizzare, nel 1917, una rete per l’appoggio ai sommergibili nemici
             che aveva base sull’isola di Kalimnos.
                Fuori dal territorio nazionale, reparti della Guardia di Finanza operarono an-
             che in Albania nel 16° Corpo d’Armata, destinato in un primo tempo a presidia-



             13  Con sede a Rodi (Capitano De Knobelsdorff), con le Tenenze di Rodi (Tenente Tomaselli) +
                otto Brigate; di Villanova (Tenente Malta) + sette Brigate; di Malona (Sottotenente Giannelli)
                + sei Brigate; di Cos (Tenente La Ferla) + sette Brigate. Per un breve periodo nel 1912  fu
                anche in vita la Tenenza di Siana. Successivamente al comando del Capitano Leone, passò dai
                381 effettivi del 1916 ai 514 del 1917, istituendo una ulteriore Tenenza a Lero, nove Brigate e
                cinque distaccamenti;
   211   212   213   214   215   216   217   218   219   220   221