Page 215 - Il 1917 l'anno della svolta - Atti 25-26 ottobre 2017
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             la Regia Marina ed al nemico fu preclusa quindi ogni ragionevole possibilità di
             superare le difese del Gruppo, che si sciolse il 4 dicembre 1917, allorché il Te-
             nente Colonnello Vercelli, portando con sé gli ultimi ottantatré Finanzieri rimasti
             indenni dopo tanti scontri, poté rientrare a Venezia. Così egli stesso ricordò quel
             periodo di aspre lotte, spesso in condizioni disperate, in cui la posta in gioco era
             la salvezza di una buona parte delle Forze Armate Italiane ancora in efficienza,
             la città di Venezia e, in definitiva, la sconfitta o la vittoria della Patria: “ Du-
             rante il periodo in cui assunsi il comando del Gruppo fino al 4 dicembre in cui,
             per ordine del Comando della 3^ Armata, rientrai a Venezia con le 83 Guardie
             (compresi i Sottufficiali) reduci dalle Brigate, queste resero dei servizi altamente
             encomiabili, sempre con lodevolissima buona volontà e mantenendo sempre un
             contegno esemplarmente disciplinato, tanto gli uomini impiegati in linea in ag-
             gregazione alle Compagnie di Fanteria, quanto quelli del ramo mare incaricati
             del laborioso servizio delle comunicazioni e dei rifornimenti per mezzo di barche
             attraverso la laguna, come via più breve e più sicura. Ed anche durante i gior-
             nalieri bombardamenti ai quali vennero fatti segno fin dal giorno 21 i nostri ac-
             cantonamenti, il personale tutto mantenne sempre una calma ed una serenità da
             veri veterani, ammirevoli in truppa che non era mai stata al fuoco. Concludendo,
             posso con coscienza assicurare di aver consegnato al mio successore Maggiore
             Squadrani quel settore in sicure condizioni e proclamare altamente che tutto il
             personale del Corpo che mi seguì in quelle giornate così difficili e burrascose
             diede prova della massima resistenza ed abnegazione e che il suo contegno come
             la sua opera furono sempre apprezzatissime dalle superiori autorità militari “.
                Nel frattempo, il 7° Battaglione, rinforzato da una Compagnia del 18° Batta-
             glione Bersaglieri, continuava a presidiare il tratto di fronte tra Cavazuccherina
             e Caposile, con la seguente dislocazione:
             •	 52^ Compagnia a Cà Lunga;
             •	 53^ Compagnia a Torre Caligo;
             •	 18^ Compagnia a Cà Brazzà;
             •	 20^ Compagnia a Molino Comello
                Attaccata con veemenza dagli austriaci la sera del 18 dicembre 1917, la linea
             si flesse inizialmente verso Cà Lunga ma non si spezzò, grazie ad una miriade di
             assalti e contrassalti, spesso condotti all’arma bianca, in cui distinse, tra gli altri
             il Tenente Carlo Fornaca, che ricevette la sua prima Medaglia d’Argento al Valor
             Militare, con la seguente motivazione: “ Per il coraggio e il valore dimostrati
             nel guidare il proprio plotone all’assalto e per il mirabile esempio dato ai dipen-
             denti, perché, sebbene gravemente ferito, non abbandonava il combattimento
             incitandoli a perseverare nella lotta “, Piave Vecchio-Cà Lunga, 18 dicembre
             1917 (D.L. 29 maggio 1919). Verso le ore 17 del giorno successivo gli sforzi
             congiunti della 52^ e 53^ Compagnia, rinforzate da due compagnie di bersaglieri
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