Page 210 - Il 1917 l'anno della svolta - Atti 25-26 ottobre 2017
P. 210

210                                                  il 1917. l’anno della svolta



             Fronte del cadore
                Durante l’inverno di guerra 1916-1917 le valanghe ripresero anche in Cado-
             re, mentre contemporaneamente non cessavano le azioni belliche:
             •	 Il 9 novembre 1916 nei pressi di Laghi d’Olbe una valanga investì una squa-
                dra di fanti, al cui soccorso si portarono i Finanzieri della 56^ Compagnia che
                lavorarono per due giorni ininterrottamente anche per riaprire la mulattiera
                che collegava a Forcella Rinaldo. Nell’occasione si ebbero cinque morti fra i
                travolti;
             •	 Il 9 gennaio 1917 avvenne il fatto più grave: una valanga si abbattè sulla
                baracca-scuderia di Cretta vicino Sappada, seppellendo parte delle salmerie,
                mentre un’altra valanga travolgeva in Val Sesis la baracca ufficiali, uccidendo
                due bersaglieri; infine, una terza, enorme valanga investì dallo Scheibenko-
                efel un grosso baraccamento, in cui erano ricoverati 42 Finanzieri e 20 Fan-
                ti del 61° Battaglione di Milizia Territoriale, trascinandolo a valle per oltre
                cinquecento metri e uccidendo 25 occupanti, le cui salme poterono essere
                recuperate soltanto a primavera. Nei soccorsi si distinsero i Finanzieri della
                56^ Compagnia, al comando del Capitano Nicodemo Ciardullo, i Bersaglieri
                del 48° Battaglione e gli Alpini;
             •	 L’11 marzo 1917 toccò alle armi parlare: scontro di pattuglie a Malga Sesis;
             •	 Il 22 marzo 1917 una compagnia austriaca di un centinaio di uomini sferrò di
                sorpresa un attacco contro una colonna di 35 finanzieri della 55^ Compagnia
                spintasi nel bosco sotto le linee di Col Caneva a fare legna da ardere e per i
                lavori campali. Fortunatamente i disarmati erano in realtà protetti da una pat-
                tuglia, comandata dal Brigadiere Luigi Garlatti, che tenne testa agli assalitori
                e consentì l’indenne rientro dei propri commilitoni. Al rumore degli spari,
                accorse da Col Caneva anche un plotone di Finanzieri, al comando del Sotto-
                tenente Mario De Bartolomeis (poi distintosi nel Servizio Aeronautico), che
                ingaggiò il nemico in un violento corpo a corpo a colpi di baionetta e lo fece
                ritirare in disordine con perdite in morti e materiali, al prezzo di tre finanzieri
                caduti e cinque feriti. Il Sottotenente De Bartolomeis e il Brigadiere Garlatti
                furono decorati e l’azione venne citata nell’Ordine del Giorno di Corpo d’Ar-
                mata e nel Bollettino del Comando Supremo del 23 marzo 1917;
             •	 Il 24 marzo 1917 nuova azione austriaca per sorprendere una colonna di ri-
                fornimenti. Favoriti dalla fitta nebbia, gli assalitori si spinsero in direzione di
                Col Caneva con forze rilevanti, ma anche in questo caso la decisa resistenza
                della pattuglia di protezione e il pronto intervento dei rincalzi li costrinsero
                a ripiegare in disordine senza avere ottenuto il loro scopo. L’azione venne
                citata nel Bollettino del Comando Supremo del 25 marzo 1917;
             •	 Nella notte del 15 aprile 1917 si verificò un più serio attacco contro Col Ca-
                neva ma fu anch’esso respinto;
   205   206   207   208   209   210   211   212   213   214   215