Page 242 - Il 1917 l'anno della svolta - Atti 25-26 ottobre 2017
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             porti russo-tedeschi. Col Trattato di Mosca dell’agosto 1918 infatti la Germania,
             alla vigilia della sua ultima disperata offensiva in Francia, riallacciava con i ri-
             voluzionari russi un vero patto di alleanza. Restituiva ai bolscevichi l’Ucraina
             orientale, la Bielorussia, la Crimea ad eccezione di Sebastopoli, e condonava una
             parte delle riparazioni. La Polonia, garantivano poi i tedeschi, non sarebbe mai
             rinata come stato indipendente.
                In cambio, i rivoluzionari cessavano ogni attività in Germania e le intensi-
             ficavano nei paesi alleati, anzi, attraverso la Russia agenti tedeschi e ottomani,
             di nuovo, avrebbero raggiunto l’Asia centrale e l’Estremo Oriente, per ripetervi
             l’operazione consueta di rafforzare i movimenti marxisti locali portarli all’avan-
             guardia della lotta nazionale anti-coloniale.
                In Asia centrale la propaganda avrebbe avuto piuttosto carattere etnico e con-
             fessionale, puntando al risveglio dell’identità turca nelle regioni del Turkestan,
             lì dove l’uomo forte di Costantinopoli, Enver Pascià, sognava di costituire con
             l’aiuto tedesco e l’appoggio dei bolscevichi un grande stato panturanico a base
             nazionalista, militarista e modernizzatore, con l’Islam come richiamo identitario.
             Un programma che andrà molto lontano nella politica turca.
                La sconfitta nella guerra impedì a questi progetto di decollare del tutto. La
             Germania capitolò nel novembre 1918, mentre l’Impero Ottomano aveva già
             ceduto alcune settimane prima. La Russia si trovò immersa nella guerra civile fra
             bolscevichi e anti-bolscevichi.
                Esso non sarà dimenticato però. Già nel 1919 Karl Radek, emissario bolsce-
             vico, barattava con le potenze occidentali la fine delle agitazioni operaie in Eu-
             ropa e della propaganda rivoluzionaria in Asia contro la cessazione di ogni aiuto
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             da parte degli occidentali alle Armate Bianche .
                Nel 1921, i vertici dell’Esercito tedesco, che dopo l’abdicazione del kaiser
             era il vero arbitro della situazione in Germania, stabilivano il primo protocollo di
             intese segrete russo-tedesche. Tecnologia in cambio di materie prime, possibilità
             di sperimentare in Russia tutte quelle armi che in Germania erano proibite (carri
             armati, gas tossici, aerei), comune politica anti-polacca, in vista di una futu-
             ra ridefinizione della frontiere. I tempi dell’accordo Ribbetropp-Molotov erano
             lontani ma, come si vede, le premesse c’erano tutte.












             52  Per una ricostruzione delle trattative del 1919 fra Russia e potenze alleate vedi: PIERO ME-
                LOGRANI, Il mito della rivoluzione mondiale, cit., pp. 149-155.
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