Page 342 - Il 1917 l'anno della svolta - Atti 25-26 ottobre 2017
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             pevole senso del dovere che lo ha guidato in tutta la sua esistenza. «È il dovere
             divenuto vita, divenuto azione; il dovere prima pensato e poi voluto; imposto pri-
             ma a sé e poi agli altri, più che imposto col comando, insinuato con l’esempio;
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             fatto intendere più che colla mente, col cuore » Senso del dovere e volontà fatta
             azione permeano l’intera vita del Generale rendendola per intero, non solo la sua
             partecipazione alla guerra, una milizia. Ma cosa è questo dovere per Cascino?
             Lo indica ancora efficacemente Monsignor Sturzo «l’amore della patria, sentito
             sino ai più riposti recessi dello spirito, vissuto come dovere; non come dovere
             imposto da fuori, ma scaturente dalla natura stessa delle cose […] elaborazione
             di vita, sintesi […] onde un popolo è quel che è, e trasmissione spontanea e vi-
             tale dei medesimi tesori. […] è un aspetto, un dato aspetto della civiltà, un dato
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             aspetto della libertà ». Per tale motivo Cascino fu anche un convinto assertore
             della necessità della guerra contro l’Austria.
                Ogni epoca ha i suoi eroi. Finiti i testimoni diretti di quella che fu la Grande
             Guerra anche il culto di Cascino si è affievolito. Eppure nell’accostarsi, anche da
             studioso, alla sua figura, mossi dal tentativo di analizzarla, ancor oggi, scoprendo
             il filo conduttore della sua esistenza, è difficile sottrarsi al fascino che ne scatu-
             risce. Nonostante i propositi di districarsi dal linguaggio aulico e celebrativo dei
             testimoni a lui coevi e dalla retorica del tempo, appena si lascia il terreno della
             semplice descrizione storica avvicinandosi alla sua figura nel tentativo di capir-
             la, di scorgerne la personalità e le motivazioni del suo agire, inevitabilmente, di
             fronte alla tenace coerenza della sua condotta, disarmante per la sua purezza ide-
             ale, si resta, nonostante la nostra scaltrezza moderna, affascinati. Inevitabilmente
             si finisce, come i tanti che in passato si sono accostati alla sua figura, per trasfor-
             mare la descrizione della sua vita in un tributo alla sua figura, riconoscendogli
             il carattere di eroicità senza tempo. Cosa che probabilmente è accaduta anche
             all’autore di questo breve lavoro.

















             11  Idem, p.14.
             12  Idem, p. 10.
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