Page 337 - Il 1917 l'anno della svolta - Atti 25-26 ottobre 2017
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III SeSSIone - La condotta deLLa guerra: daLLa tradIzIone aLL’InnovazIone 337
Il gen. Cascino sul Monte Santo – 24 agosto 1917, alla sua sinistra, in borghese con
elmetto austriaco, il maestro Arturo toscanini che sorregge la Bandiera italiana.
italiana progettata da Cadorna, aveva lo scopo di conquistare migliori posizioni
in funzione di una successiva, e probabilmente definitiva, spallata da effettuarsi
nella primavera del 1918. Posizioni da raggiungersi attraverso l’ampliamento
dell’occupazione dell’altopiano della Bainsizza e delle alture a oriente della cit-
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tà . Nell’ambito del compito assegnato alla IIArmata di raggiungere l’Altipiano
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a
di Ternova attraverso quello della Bainsizza, il II C.A. (3 , 53 e 8 Div.) doveva
completare la conquista del Monte Santo per poi prendere il San Gabriele e infi-
ne puntare, insieme al VI C.A., sull’Altopiano di Ternova. Le forze contrapposte,
schierate tra il Vodice e il Monte Santo, erano ben organizzate e numericamente
equivalenti. L’8 Div. di Cascino (Brigate “Avellino” e “Forlì”) ebbe il compito
a
di puntare frontalmente nel settore, scoperto e ben difeso, tra il Vodice e il M.
Santo. L’unica agevolazione a favore era costituita dal fatto che l’attacco era, a
sua volta, subordinato allo svolgersi delle offensive nel settore contermine più
debole, a nord del Vodice per opera del XXIV C.A..
Di nuovo la meticolosa e scrupolosa efficienza di Cascino tornò a suo van-
7 Cfr. Emilio Faldella, La grande guerra, vol. I le battaglie dell’Isonzo (1915-1917), Longanesi
& C., Albairate 1978, p. 307.