Page 13 - Il 1919. Un’Italia vittoriosa e provata in un’Europa in trasformazione. Problematiche e prospettive - Atti 11-12 novembre 2019
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Introduzione e apertura dei lavori
Lezioni apprese dalla Grande Guerra:
un compito lungo e non facile e i suoi attori
di Nicola LABANCA 1
Introduzione
el marzo 1924, il generale Luigi
NCapello, uno dei più grandi co-
mandanti della Grande Guerra italiana
che però aveva perso il suo posto a Ca-
poretto, fu inviato a Berlino per vedere
cosa stata accadendo fra i militari tede-
schi. Egli incontrò varie personalità, fra
cui Ludendorff e von Seeckt. Al suo ri-
torno li descrisse così a Benito Musso-
lini, a quel momento capo del Governo
e duce del fascismo, «alla fine, sono
sempre gli stessi tedeschi di prima della
guerra, eccessivi e fanatici». Niente era
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cambiato, quindi. I militari tedeschi erano sempre gli stessi. La loro immagine di-
segnata da Capello sembrava caratterizzata dalla continuità.
Eppure tutto, in realtà, sembrava cambiato nella Germania dei primi anni
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Trenta: la sconfitta della nazione più avanzata e delle Forze Armate più potenti
in Europa era seguita a una guerra disastrosa; la democrazia e la repubblica ave-
vano sostituito l’Impero. Anche in Italia tutto sembrava cambiato. L’ultima delle
grandi potenze aveva vinto una guerra per essa drammatica, sopravvivendo anche
1 Università di Siena.
2 DE FELICE, R., Mussolini il fascista. Vol. I: La conquista del potere 1921-1925. Einaudi, Torino
1966.
3 GOOCH, J., Armies in Europe. Routledge, London 1980.