Page 114 - Breve storia dell'organizzazione dei Servizi d'Informazione della Regia Marina e Regia Aeronautica. 1919-1945
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Breve storia dell’organizzazione dei Servizi d’Informazione della R. Marina e R. Aeronautica
cioè servizio offensivo all’estero, raccolta delle informazioni segrete e rela-
tiva valutazione.
L’Ufficio ‘E’, ex Sezione 3^, era incaricata del controspionaggio, sempre
con la guida del capitano dei Carabinieri Francesco Pontani con altri uffi-
ciali dell’Arma. Nel Rapporto Ponzo viene indicato anche un ’Ufficio ‘I’ o
Ufficio Centrale di Censura (UCEC): controllava la posta, la telegrafia e i
telefoni. Nei documenti della Marina, però, nell’organigramma concernente
il maggio 1942, questo Ufficio, pur incardinato nello Stato Maggiore della
Regia Marina, non era all’interno del Reparto Informazioni ma si poneva
come un Ufficio autonomo, direttamente dipendente dal Sottocapo di Stato
Maggiore, con il nome di Ufficio Censura (CSC), diretto dal contrammira-
glio Pier Francesco Trebiliani.
Non sempre i ricordi di Ponzo coincidono con gli organigrammi ufficiali
redatti dallo Stato Maggiore della Marina: bisogna però considerare che i
cambiamenti si susseguivano rapidamente secondo le pragmatiche esigenze
della guerra, così come avveniva per il SIM che aveva a sua volta influenza
anche sui cambiamenti ordinativi degli altri Servizi informativi.
Il SIS mutò ancora una volta organizzazione interna nel 1942, a seguito
della sottrazione delle competenze sul controspionaggio. Rimasero gli Uffi-
ci/Sezioni ma il ‘B’ fu diviso in tre Sezioni, anziché due. Il ‘C’ rimase con
quattro Sezioni e il ‘D’ ebbe tre Sezioni. Questa struttura non sembra aver
subito modifiche rilevanti fino alla data dell’armistizio, almeno secondo gli
organigrammi ufficiali della Marina.
Il rapporto di Ponzo ha anche una pagina interessante sull’organizzazione
e le attività della Scuola Navale d’intelligence per la formazione degli infor-
matori: in queste righe viene rivelato il modo di pensare e di agire di uno dei
capi dell’attività informativa navale; un protagonista che non aveva lesinato
critiche al sistema, almeno, per quel che ve ne è testimonianza, dopo l’8 set-
tembre. È però lecito pensare che, conoscendo le criticità del sistema, avesse
cercato di porvi rimedio fin dall’inizio del conflitto. Fino al 1940 non vi era
mai stata una vera Scuola per informatori nella Marina, mentre l’Esercito
aveva iniziato i Corsi per ufficiali Informatori già agli inizi degli Anni Tren-
ta, tracciando una teoria della metodologia nella raccolta informativa curata
dall’allora maggiore Donato Tripiccione (che sarà a capo del SIM, dal 1937
al 1939), uno degli ufficiali docenti nei corsi.
Nel 1940 chi andava in missione all’estero per la Marina era istruito e
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