Page 268 - Breve storia dell'organizzazione dei Servizi d'Informazione della Regia Marina e Regia Aeronautica. 1919-1945
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Breve storia dell’organizzazione dei Servizi d’Informazione della R. Marina e R. Aeronautica
tivi messi in atto per violare i nuovi sistemi messi in atto dagli Alleati.
Per l’estensore della sintesi delle dichiarazioni di Cianchi, era normale
che il Servizio Crittografico Navale tedesco e quello italiano avessero lavo-
rato in stretta collaborazione, anche se era ormai chiaro che i tedeschi aveva-
no tenuto per loro una gran mole d’informazioni vitali, fornendo agli alleati
solo quel che interessava per mantenere viva la collaborazione. Quando gli
italiani ponevano qualche problema ai tedeschi, costoro avevano sempre una
risposta spesso evasiva per qualsiasi argomento, anche perché ritenevano
di avere una netta superiorità professionale nel settore, atteggiamento che
insieme alla sfiducia, caratterizzò comunque la cosiddetta collaborazione da
attuare fra alleati.
Cianchi sostenne che i risultati erano stati buoni, se circa quattro mesi ser-
vivano per redigere un duplicato di tavole di decifrazione di un centinaio di
pagine. Nondimeno riconosceva che in molti casi i risultati erano stati otte-
nuti in ritardo per trarre benefici dalle informazioni inserite nei telegrammi.
I primi codici inglesi violati dopo il 1935, come sopra accennato, furono
il Frankfurt (Codice navale inter-alleato) che utilizzava gruppi di quattro
numeri, e il Manchester, con gruppi di cinque numeri.
Nei ricordi di Cianchi, di Ponzo e di altri addetti al settore come Bigi,
i codici che potevano essere forzati in relativamente breve tempo erano i
seguenti:
a) Codici navali che contenevano informazioni generali o operative; queste
chiavi di cifratura erano parole di cinque o quattro lettere e suddivise in
gruppi di quattro numeri. Per violarli occorrevano dai 50 ai 100 messaggi
a causa delle frasi stereotipo ripetutamente utilizzate; sarebbe stato più
difficile se fossero state date alternative per i segnali di chiamata usati.
Erano però generalmente considerati codici di buon livello. A Berlino for-
se circolavano copie fotografiche di alcuni codici usati nel 1941 e 1942.
b) Codice Navale Mercantile: era ritenuto molto facile da forzare perché le
lettere nelle tavole di base erano molto limitate e anche il numero di mes-
saggi ripetuti con frasi stereotipi fornivano grande aiuto.
c) Codici Navali a tre lettere – per i casi di emergenza come ad esempio
attacchi a sottomarini – senza una sovra cifratura.
d) Codice SYCO: era necessaria solamente una ventina di telegrammi per
ricostruire le tavole di cifratura e bastava normalmente una giornata per
comprenderlo; il punto debole del codice consisteva nel fatto che ogni
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