Page 268 - Carlo Alberto dalla CHIESA - Soldato, Carabiniere, Prefetto
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alfonso manzo
successivo mese di novembre, caddero il Maresciallo Ordinario Vittorio Battaglini e il
Carabiniere Scelto Mario Tosa, vittime di un agguato teso dalla «Colonna Genovese
Francesco Berardi» (Genova, 21 novembre 1979). Sempre per mano dei brigatisti
rossi, il 19 novembre 1979, muore a Bardi (PR) l’Appuntato dei Carabinieri Luciano
Milani, vittima di due appartenenti alle Bierre. Ancora a Genova, il 25 gennaio 1980,
restano uccisi, per mano della stessa Colonna delle Bierre, il Tenente Colonnello dei
Carabinieri Emanuele Tuttobene e l’Appuntato Antonino Casu.
Il 18 febbraio 1978 era accaduto un avvenimento che aveva cambiato per sempre la
vita del Generale dalla Chiesa. Il cuore della sua amata consorte, Dora Fabbo, cede di
schianto. Si erano conosciuti giovanissimi, al Circolo Ufficiali della Legione Carabinieri
di Bari: Carlo Alberto aveva 19 anni e frequentava il corso di giurisprudenza presso l’Uni-
versità del capoluogo pugliese, mentre Dora, quindicenne, era iscritta al liceo. Iniziò una
264 bellissima storia d’amore che durerà quarant’anni. Sin dal primo distacco dovuto all’ar-
ruolamento e alla partenza per il fronte montenegrino, Carlo Alberto dalla Chiesa non
smetterà mai di scrivere alla sua Dora, anche dopo il 18 febbraio 1978, giorno della sua
prematura scomparsa, proseguendo sul diario personale il dialogo con la sua amata. Il 29
luglio 1946 convolarono a nozze e da quel momento furono inseparabili, ad eccezione di
qualche breve periodo dovuto a impegni di servizio in incarichi particolarmente rischiosi.
Dora fu anche la sua confidente, colei che custodiva gelosamente gioie e dispiaceri che
le partecipava il suo Carlo Alberto, al quale non fece mai mancare il sostegno e la sua
approvazione incondizionata. Dora, vissuta sempre dietro le quinte, con la discrezione che
contraddistingue le persone più grandi, con la sua dedizione, la sua forza, la sua capacità di
prendersi cura del compagno e dei loro tre figli, senza mai far trapelare l’ansia e l’angoscia
di un’esistenza vissuta nel costante timore di poter perdere il suo Carlo, sarà la «vittima
più silenziosa del terrorismo» .
1
Dora Fabbo in uno scatto da giova-
ne. Foto archivio privato Rita dalla
Chiesa
1 Citazione dell’officiante del rito funebre.

