Page 270 - Carlo Alberto dalla CHIESA - Soldato, Carabiniere, Prefetto
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alfonso manzo



                                              Numerosi furono gli ambiti disciplinati dal Gen. dalla Chiesa durante il periodo
                                              di direzione dell’Ufficio Coordinamento Servizi Sicurezza degli Istituti di Preven-
                                              zione e di Pena: interventi e proposte concernenti infrastrutture carcerarie, mezzi,
                                              personale, modalità di esecuzione del servizio, revisione periodiche delle consegne,
                                              l’utilizzazione di sofisticate apparecchiature elettroniche e di apprestamenti tecnici,


                Il Colonnello dalla Chiesa e  il Te-
                nente Colonnello Enrico Riziero
                Galvaligi. Foto E. Brai




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                                              tutti fattori certamente fondamentali per prevenire tentativi di evasioni o, addirittura,
                                              infiltrazioni all’interno delle carceri per liberare detenuti.
                                              Ma il grande valore aggiunto offerto dalla sua gestione riguardò, prima di ogni altra
                                              cosa, l’attività di intelligence in connessione con la periodica movimentazione di
                                              detenuti e, con minor frequenza, anche degli Agenti di Custodia preposti alla loro
                                              vigilanza, nonché con la tutela della funzionalità delle infrastrutture logistiche degli
                                              istituti rispetto ad atti di sabotaggio in danno di condutture, impianti di energia elet-
                                              trica e del flusso di rifornimenti. A tal proposito, in un appunto del 26 giugno 1978,
                                              a firma del Gen. dalla Chiesa, viene riferito all’Ufficio Operazioni del Comando Ge-
                                              nerale dell’Arma dei Carabinieri che si doveva «all’incessante azione condotta – con
                                              stimolanti proposte e perseverante attività di sostegno in fase realizzativa – se i 9
                                              carceri di massima sicurezza potessero finalmente considerarsi:
                                              a.  autosufficienti per quanto riguarda energia elettrica in situazioni di emergenza;
                                              b.  efficienti nel campo delle condutture e reti fognanti;
                                              c.  in grado di affrontare, con le riserve costituite da depositi recentemente realizzati o
                                                  in fase di realizzazione, anche lunghi periodi di carente flusso di acqua potabile».

                                              Restava da risolvere il problema «non ultimo» della sicurezza dei Carabinieri di vi-
                                              gilanza esterna agli Istituti di pena (Nuclei Vigilanza Esterna Istituti Prevenzione e
                                              Pena – Veipp), anche nel tragitto dagli alloggiamenti al posto di impiego. Il Generale
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