Page 168 - Carte Segrete dell'Intelligence Italiana il S.I.M. in archivi stranieri
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ordini del maggiore Dotti, fu inviato in Francia dal 12 settembre 1944 al 31
dicembre 1946, in un reparto denominato Centro Speciale n. 1, che operava nei
quadri di una unità americana. Riuscì a far rimpatriare dai campi di concentra-
mento e internamento francesi 52.000 prigionieri e sbandati italiani; operazio-
ne veramente difficile sotto ogni punto di vista, perché i campi francesi furono
per gli italiani i più penosi dal punto di vista morale e materiale, in tutto il pe-
riodo della guerra. Brunero, in quella occasione, ottenne dal Comando Alleato
in Francia un vivo riconoscimento per la sua azione.
Rientrato definitivamente in Italia, fu Capo Centro a Udine nel 1946. Tra
il 1947 e il 1949 ricoprì vari incarichi ma nel settembre 1949 fu trasferito alla
Legione di Napoli con l’incarico di costituire il reparto che avrebbe poi coman-
dato in Somalia. Dal febbraio 1950, con il grado di tenente colonnello, ebbe,
infatti, la responsabilità del Gruppo Territoriale Carabinieri e del locale Corpo
di Polizia, nel quadro della decennale Amministrazione Fiduciaria Italiana in
Somalia (A.F.I.S.). Rimpatriato nell’agosto del 1952 nel quadro della razionale
riduzione degli organismi presenti in Somalia, il comando fu affidato al suo
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110 Archivio Storico Vice, maggiore Umberto Ripa di Meana.
Arma dei Carabi-
nieri (ASAC), do- Brunero concluse il servizio attivo nel 1957 con l’incarico di Vice Coman-
cumento riserva- dante della Legione Carabinieri di Palermo.
to 16 giugno 1952,
prot. n. 525297.
Cesare Faccio
Il maggiore dei Carabinieri Cesare Faccio, nativo di Maddaloni, era stato
destinato al S.I.M. nel febbraio-marzo 1943 e aveva comandato il Centro C.S.
presso la 5^ Armata, fin dalla sua costituzione.
Nel 1936 era stato trasferito in Tripolitania dove si era distinto nel settore
della polizia giudiziaria e in quello informativo. Nel 1938, dopo quasi due anni
in quell’area tornò a Roma ma nel giugno 1941 assunse il comando dei Carabi-
nieri della 5^ Squadra Aerea in Africa Settentrionale agli ordini del colonnello
Ugo Luca (v. sotto). Faccio conosceva già il territorio e quindi al momento del
ripiegamento dalla Cirenaica alla Tripolitania poté rapidamente riorganizzare
i presidi necessari nel quadro del nuovo schieramento della Squadra Aerea.
Luca ne apprezzò molto l’operato soprattutto nel momento difficile e delicato
della ritirata.
Faccio lasciò la Squadra Aerea il 3 febbraio 1943 per il trasferimento al Co-
mando Supremo, ovvero al S.I.M., Sezione ‘Bonsignore’ agli ordini del colon-
nello Mario Bertacchi; nel mese di maggio andò a ricoprire l’incarico di Capo
Centro C.S. a Cagliari. La situazione in quella città non era ottimale da tempo
e Faccio dovette praticamente ricostituire il Centro, riuscendo a penetrare l’or-
ganizzazione informativa nemica e giungendo all’arresto di numerosi agenti
provvisti di armi e soprattutto di stazioni radio.
L’armistizio lo sorprese in Sardegna ma poco dopo, tornato nel continente,
fu destinato alla 5^ Armata americana, dipendendo sempre dal S.I.M., Sezio-
168 Carte segrete dell’IntellIgenCe ItalIana