Page 202 - Carte Segrete dell'Intelligence Italiana il S.I.M. in archivi stranieri
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consentono comunque di ‘metter mano’ nelle cartelle più significative. Negli
incartamenti dell’O.S.S. vi sono:
a) moltissimi documenti originali italiani (non solo riferiti all’Italia) che
fanno parte con molta probabilità di quel patrimonio documentale che
dovette essere messo formalmente a disposizione delle Nazioni Unite,
ma in pratica degli anglo-americani, ai sensi dell’armistizio ‘lungo’ fir-
mato a Malta;
b) i resti del patrimonio cartaceo che non era stato distrutto o requisito dai
tedeschi in Italia dopo l’8 settembre;
c) altre carte che furono prese in Italia al momento della ‘liberazione’ o at-
traverso ‘operazioni’ varie. Sono talmente integrate in quel patrimonio
archivistico che sarebbe impossibile riportarle negli archivi italiani. Po-
trebbe essere però utile una campagna di digitalizzazione degli stessi per
averne copia in Italia.
Allo stato dell’arte, per ovvi motivi storici, si hanno maggiori notizie in
modo organico, ad esempio, per la parte avuta dal S.I.M. in Spagna, durante
e dopo la guerra civile: non solo i documenti italiani conservati nell’Archivio
dello Stato Maggiore dell’Esercito (S.M.E.) sono completi e dettagliati ma an-
che quelli conservati presso l’Archivo General Militar, Sezione di Avila, in Spa-
gna, sono ben organizzati e offrono interessanti complementi di notizie insieme
ad alcuni documenti relativi a quel periodo conservati presso la ‘Fondazione
Francisco Franco’ di Madrid.
Ovviamente non s’intende qui narrare la storia dell’intervento italiano in
Spagna o illustrare l’operato del S.I.M. nei Balcani o in Africa settentrionale
dal 1936 al 1945, già oggetto di numerosi altri saggi: l’intento è di fornire solo
ulteriori notizie desunte da documenti stranieri consultati negli Archivi che li
conservano, non potendo ripercorrere la genesi e l’evoluzione di ogni presenza
all’estero.
Moltissime notizie sull’attività estera possono essere reperite sui documenti
anglo-americani, che riportano alcune operazioni o giudizi su agenti, interro-
gatori di ex agenti del S.I.M. e ricostruzioni di alcune operazioni. Ad esempio,
poco si sapeva, con prove documentali alla mano, sulla ‘Squadra P’ del colon-
nello dei Carabinieri Manfredi Talamo, che aveva operato produttive pene-
trazioni in ambasciate e consolati esteri in Italia; nulla su questo argomento
sembra esserci nel Fondo S.I.M. presso l’Archivio Storico dello S.M.E o nell’Ar-
chivio dell’Arma dei Carabinieri.
È ormai certo, tramite dichiarazioni rese agli americani, che quei documenti
furono in gran parte distrutti, nei giorni immediatamente successivi all’armi-
stizio, per evitare che cadessero in mani tedesche. Si evitò così la rivelazione dei
nomi degli agenti, dei fiduciari e di chi avesse aiutato in qualche modo quella
Squadra. L’O.S.S. però riuscì a ricostruire, anche se a grandi linee, l’attività di
controspionaggio di Talamo, con testimonianze dirette di chi aveva operato in
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