Page 65 - Carte Segrete dell'Intelligence Italiana il S.I.M. in archivi stranieri
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Il Servizio Informazioni ha due atteggiamenti, uno positivo inteso a ricercare le
                     notizie sul nemico, un altro negativo inteso a difendere con l’organizzazione il segreto
                     militare…
                        Molti sono gli esempi riportati relativi alla prima guerra mondiale, sugli
                     I.T.O., Uffici Informazioni delle Truppe Operanti che dipendevano dal Capo
                     Ufficio Informazioni d’Armata e sugli Uffici Informazioni d’Armata, del 1917,
                     dipendenti dal Comando Supremo. La mobilitazione in quel periodo preve-
                     deva la costituzione presso le Grandi Unità di una Sezione con un compito in-
                     formativo politico-militare, senza peraltro la visione dello sviluppo che questo
                     Ufficio avrebbe dovuto avere in guerra. Solo verso la fine del 1917, dopo aver
                     costatato l’utilità delle notizie fornite dal Servizio Informazioni nella battaglia
                     della Bainsizza e del Carso, il Comando Supremo emanò alcune norme ge-
                     nerali per gli I.T.O., dando ufficialità alla loro esistenza, anche se soltanto nel
                     1918 riconobbe la loro sfera esclusiva di competenza. A questo punto lo scritto
                     divenne una lode del comportamento del Servizio Informazioni nella prima
                     guerra mondiale.
                        Giova ricordare, a margine delle Note Tripiccione, che in questo modo il
                     Servizio Informazioni riuscì a aumentare le sue capacità, sempre però limita-
                     tamente a quello che in quel periodo era il pensiero dominante circa l’utilità e
                     l’attendibilità delle informazioni rese e quindi sulla loro valutazione. In effetti,
                     la Commissione d’Inchiesta su Caporetto, istituita con il Regio Decreto 12 gen-
                     naio 1918, n. 55, per indagare e riferire sulle cause e le eventuali responsabilità degli
                     avvenimenti militari che determinarono il ripiegamento del nostro esercito sul Piave,
                     quando trattò della guerra, annotò che il Servizio Informazioni non aveva pre-
                     sentato deficienze degne di rilievo, ma... molte incertezze si sarebbero eliminate
                     nell’alta valutazione dei referti raccolti dal Generale Porro – che in proposito doveva
                     ragguagliare il Capo di Stato Maggiore – ove meglio fosse stato curato l’esame della
                     situazione politico-militare la quale nell’autunno 1917 era tale che l’eventualità di
                     un’offensiva nemica in forze avrebbe dovuto essere considerata molto probabile… 43  43   Cfr.  Cenno  riassun-
                        L’analisi del lavoro del Servizio prosegue enumerando i principi sui quali    tivo  sulla  Relazio-
                                                                                                      ne  della  Commissio-

                     deve essere fondato: segretezza, autonomia, iniziativa, sollecitudine, respon-   ne  d’in chiesta  sul  ri-
                                                                                                      piegamento dall’Ison-
                     sabilità, utilizzando fonti che potevano provenire dal contatto con il nemico,   zo  al  Piave,  Roma,
                     quindi usate dagli organi periferici, e quelle rivelate da un profondo lavoro del   Stabi limento  Poli-
                                                                                                      grafico  per  l’Am-
                     Servizio. Sia per le prime sia per le seconde dovevano lavorare tanto gli organi   ministrazione  della
                                                                                                      Guerra, 1919, p. 5 e ss.
                     indiretti che gli appositi uffici dislocati dal Comando Supremo nelle località
                     ritenute più opportune.
                        Il testo prosegue fornendo informazioni su come si deve svolgere il lavoro
                     in guerra, sempre in riferimento ad esempi relativi alla prima guerra mondia-
                     le e ai comportamenti tenuti in quel frangente. Anche per quanto riguarda i
                     Centri all’estero le osservazioni  sono sempre correlate a quel  conflitto, senza
                     alcuna menzione al nuovo Servizio Informazioni Militare.
                        Seguiva una nota storicamente ‘archeologica’, già per il periodo in cui fu






                                                                             Il s.I.M. In ItalIa                 65
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