Page 9 - Carte Segrete dell'Intelligence Italiana il S.I.M. in archivi stranieri
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Introduzione
uesto studio si fonda esclusivamente sui documenti d’archivio ri-
cercati, studiati a Londra, ai National Archives di Kew Gardens,
Q (NAUK); a Washington, ai National Archives and Records Administra-
tion (NARA); al Service Historique de la Défense (S.H.D.) al Castello di Vincennes,
a Parigi; ai vari Archivi militari spagnoli, divisi tra Madrid, Avila, Segovia,
Viso del Marqués e altre numerose località. Esso vuole essere solamente un ul-
teriore ‘scavo’ nelle vicende istituzionali del S.I.M. tra il 1925 e il 1947, su base
documentale.
Non sempre gli atti sono lo specchio fedele di quanto accaduto veramen-
te: da essi però occorre partire per iniziare a ricostruire brandelli di storia, in
modo scientifico.
Negli archivi di Londra e Washington si trovano non solo molti documenti
che riguardano l’Italia, ma anche originali italiani: sono il risultato sia della
consegna di documentazione imposta dall’armistizio, sia della requisizione
operata dalle forze alleate al momento della Liberazione delle varie città e cen-
tri militari importanti. È quanto accade normalmente quando un territorio vie-
ne occupato da forze militare straniere ma per Roma e per l’Italia settentriona-
le, in particolare, è successo per ben due volte, nel corso della seconda guerra
mondiale, prima per mano dei tedeschi e poi per mano degli alleati.
I criteri e le direttive dei Servizi d’intelligence per la ricerca e la conserva-
zione dei documenti rinvenuti sono interessanti. In un Top Secret del settembre 1 NARA, RG 226,
1
1944, si trovano le istruzioni generali impartite dagli americani per l’organiz- NND - 974345,
1 settembre 1944.
zazione della ricerca di persone e documenti in previsione della caduta di città
dell’Italia settentrionale, ma che avevano già riguardato l’avanzata nell’Italia
meridionale e l’ingresso a Roma.
Insieme alle armate avanzanti operavano delle squadre chiamate Intelligence
Collection Unit (I.C.U.). Il G-2 degli Stati Maggiori forniva a questi reparti spe- 2 General Staff Divi-
2
cializzati le informazioni concernenti il territorio che andavano conquistando. sion 2 (intelligence).
L’I.C.U. n.1 fungeva da Centrale e da base per l’amministrazione per i centri
di prima detenzione, per la concentrazione di documenti e equipaggiamenti
rivenuti, anche su arrestati, relativi a macchine cifranti e codici. La missione
degli I.C.U. era di coordinare e facilitare la raccolta di intelligence nell’Italia
settentrionale e più specificamente di documenti, oltre ad altri compiti specifici
(v. infra).
A tal fine le ‘unità’ erano divise in due gruppi principali, uno per gli aspet-
ti logistico-amministrativi e di archiviazione e un altro dedicato alla ricerca
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