Page 32 - Conflitti Militari e Popolazioni Civili - Tomo I
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32                                XXXIV Congresso della CommIssIone InternazIonale dI storIa mIlItare • CIHm

           L’archivio Storico dello Stato Maggiore dell’Esercito
           e le Biblioteche Militari di Presidio

           ANTONINO zARCONE



           intrOduziOne
              L’Ufficio Storico dello Stato Maggiore dell’Esercito discende dall’Ufficio Militare del
           Corpo Reale dello Stato Maggiore dell’Esercito del Regno di Sardegna, che fu costituito
           a Torino dal Generale Enrico Morozzo della Rocca, Comandante Generale del Corpo, con
           l’ordine del giorno n. 712 del 16 luglio 1853. Da allora i compiti dell’Archivio sono rimasti
           pressoché gli stessi e, prevedono: la raccolta, conservazione e valorizzazione, il riordino e
           l’inventario della documentazione di rilievo di tutti gli Uffici e degli Enti dipendenti dallo
           SME e dai Comandi ed unità della Forza Armata, tra cui i Diari Storici delle missioni operati-
           ve fuori dai confini nazionali. Tra le attività anche la raccolta, conservazione, valorizzazione,
           riordino ed inventario della documentazione iconografica. Detta documentazione, accentrata
           in un unico ufficio del Comando del Corpo di Stato Maggiore, doveva consentire lo studio
           e l’analisi degli avvenimenti al fine di poter individuare gli errori commessi nella condot-
           ta delle campagne e le cause a cui questi erano dovuti per consentire i necessari correttivi
           da apportare alla dottrina militare. Una sorta di analisi delle Lesson Learned. Tra le attivi-
           tà conseguenti la creazione dell’Ufficio Storico, e tendente proprio alla valorizzazione dei
           fondi disponibili, rientra anche la produzione editoriale avviata nel 1857 con un libro sulla
           Campagna di Crimea, dovuta inizialmente agli studi di specialisti e storici in uniforme, che
           oggi vanta numerosi volumi di storia militare. araldica ed uniformologia. A tali compiti si è
           aggiunto negli Anni ‘80 quello importantissimo della divulgazione dei documenti al pubblico
           con la relativa assistenza e confermato dalla equiparazione dell’Archivio dell’Ufficio Storico
           ad archivio di Stato.
              Oggi l’Ufficio dispone di un Archivio Storico valutato in oltre otto chilometri di docu-
           menti; ad esso si affianca quello altrettanto cospicuo, e in continua crescita, rappresen tato
           dalle Memorie Storiche, documenti che Comandi, Reparti, Direzioni e Uffici compilano con
           cadenza annuale per consegnare al futuro le principali attività svolte in tempo di pace, anche
           in compiti di ordine pubblico e di salvaguardia del territorio.
              Con la partecipazione alle missioni di intervento all’estero in dispositivi multinazionali,
           negli ultimi decenni, altra ricca documentazione si va formando per essere consegnata alla
           storia. Comandi ed Unità impegnati fuori area, infatti, compilano il Diario Storico, come in
           guerra. Giacché tali complessi documentali sono fondi in formazione, essi non sono elencati.
           Questi fondi, al momento, non consultabili in aderenza alle vigenti leggi in materia.
              Di recente la documentazione è stata incrementata grazie ad una politica di maggior sen-
           bilizzazione presso le Associazioni Combattentistiche e d’Arma al fine di acquisire, attraver-
           so donazioni volontarie e gratuite, memorie, diari ed archivi e collezioni da militari e reduci
           di qualunque grado,
              Nel corso degli ultimi anni l’Ufficio Storico dello Stato Maggiore dell’Esercito ha conso-
           lidato il processo della propria notorietà storico-scientifica, sostenuto sia dalla propria pro-
           duzione editoriale, costantemente recensita nelle riviste specializzate ed utilizzata dal mondo
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