Page 55 - Conflitti Militari e Popolazioni Civili - Tomo I
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aCta
L’ufficio Storico del Comando Generale
della Guardia di Finanza
GERMANO CARAMIGNOLI
PreMessa
È per me un privilegio ed un onore poter parlare, di fronte ad un uditorio così qualificato,
dei fondi archivistici di cui l’Ufficio Storico del Comando Generale della Guardia di Finanza
si avvale durante lo svolgimento della propria attività. Ho assunto l’incarico di Capo Ufficio
solo pochi mesi fa, ma ho raccolto l’eredità di un organismo che riesce a disimpegnare i suoi
molteplici compiti di tutela e promozione dell’immagine storica del Corpo in maniera lusin-
ghiera, potendosi confrontare con interlocutori di livello. L’attività sin qui condotta mostra
come sia possibile conservare e diffondere le tradizioni che da sempre contraddistinguono il
Corpo della Guardia di Finanza, anche grazie all’evoluzione delle tecniche di cui ci si avvale
quotidianamente ed al personale qualificato, appositamente preparato nello specifico campo
d’impiego.
Tutto questo nonostante le difficoltà che possono derivare da una caratteristica che più
di tutte contraddistingue in modo evidente la documentazione storica disponibile attinente la
Guardia di Finanza: l’eterogeneità, che, come meglio vedremo in seguito, è essenzialmente
riconducibile all’identità dell’Istituzione e alle modalità di acquisizione del materiale.
il MOdellO OrganizzatiVO della guardia di finanza
Innanzitutto, ritengo necessario precisare che l’Ufficio Storico della Guardia di Finanza,
anche in considerazione della non remota istituzione, non dispone di un proprio archivio
Storico, così come avviene per gli organismi omologhi di cui abbiamo appena sentito parlare.
Esso si avvale di quello gestito dal Museo Storico della Guardia di Finanza, Ente istituito
nel 1937 avente sede in Roma nelle immediate vicinanze del Comando Generale. La parti-
colarità del Museo Storico della Guardia di Finanza, rispetto agli altri Musei delle FF.AA., è
proprio quella di possedere un rinomato centro di documentazione a beneficio del quale, con
espressa previsione del “Regolamento di attuazione dello Statuto del Museo” stesso, è stato
istituito un “Comitato di Studi Storici”, il quale si pone come interlocutore privilegiato, sia
dell’Ufficio Storico del Comando Generale che di altri organismi analoghi, nel fornire consu-
lenza scientifica. a tal proposito, mi sia consentita una breve digressione in quanto il pensiero
corre immediatamente alla figura di un membro autorevole di tale Comitato, il Generale di
C.A. Pierpaolo Meccariello, recentemente scomparso, il quale è stato per anni, sia come
Presidente dello stesso Museo Storico, che come Presidente della Società Italiana di Storia
Militare e, soprattutto, come membro della Consulta della Commissione Italiana di Storia
Militare, un punto di riferimento per la storia militare italiana ed, in primo luogo, di quella
riferita alla Guardia di Finanza, alla quale apparteneva. La sua figura di Ufficiale e di Storico
verrà ricordata il prossimo 5 settembre, in occasione della discussione della relazione che lo
stesso Generale aveva in animo di proporre in questo importante Convegno internazionale.