Page 51 - Conflitti Militari e Popolazioni Civili - Tomo I
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          aCta
          L’ufficio Storico del Comando
          Generale dell’Arma dei Carabinieri


          GIANCARLO BARBONETTI



             Il settore “storico” dell’Arma dei Carabinieri ha una genesi piuttosto particolare dovuta
          soprattutto alla nascita dell’Istituzione come Corpo, poi prima Arma dell’Esercito, nonché
          alla sua peculiare organizzazione con una struttura molto complessa ed articolata.
             Il fatto di essere assurta al rango di Forza Armata solo nel 2000 ha comportato, per i suoi
          primi 186 anni di storia, uno stretto rapporto con l’Esercito e, per quanto ci riguarda, con
          quell’Ufficio Storico, al quale, negli anni è stato versato materiale documentale, come allora
          doveroso ed in linea con i sentimenti di appartenenza del tempo; a ciò è conseguita, oltre
          ad una scarsa e sporadica conservazione di documentazione, anche una limitata percezione
          della necessità di disporre di un organo preposto alla conservazione della memoria ed allo
          sviluppo di rapporti culturali con l’esterno.
             L’importanza della conservazione nell’Arma dei Carabinieri si concretizza con l’Istitu-
          zione, il 3 dicembre 1925, del “Museo Storico”, quale Ente morale, allo scopo di “raccogliere
          e custodire i cimeli ed i ricordi che concorrono ad illustrare le origini e la storia dell’Arma
          dei Carabinieri” (di fatto, tale raccolta si andava già formando spontaneamente all’indomani
          della Grande Guerra), con concetti guida di Museo – scuola (in primo luogo rivolto ai gio-
          vani militari dell’Arma), e di Museo – società, con fini di educazione e studio per un largo
          pubblico.
             Inaugurato  nel  1937,  ristrutturato  nel  1946  e  nel  1985,  attualmente  il  Museo  Storico
          dell’Arma è sottoposto ad un sostanziale rinnovamento dell’allestimento e si riproporrà co-
          me itinerario storico delle vicende dell’Istituzione.
             Fino alla nascita dell’Ufficio Storico, il Museo è stato il catalizzatore di quel patrimonio,
          più di cimeli che documentale, ritenuto valido sia a fini di commemorazione di eroismi in-
          dividuali e collettivi sia a fini di studio, limitati però all’aspetto dell’Arma quale forza com-
          battente in guerra e quale organizzazione attiva nel contrasto alla criminalità, e comunque
          sempre in un ambito di intensa componente celebrativa.
             Nell’aprile 1965, sulla base della considerazione che “l’Arma non cura la raccolta ordi-
          nata e sistematica degli atti più significativi della propria attività sia ordinativa interna che
          d’istituto, talché materiale di grande pregio idoneo a documentare il travaglio di una costante
          evoluzione intimamente aderente al divenire storico del Paese, va disperso senza profitto
          alcuno”, venne istituito, nell’ambito dell’Ufficio Operazioni del Comando Generale, la Se-
          zione Storica che fu inizialmente alimentata con copia delle relazioni, delle segnalazioni e
          degli atti in genere che “hanno carattere di utile documentazione”.
             Il compito iniziale era quindi quello della raccolta dei dati più significativi della vita
          istituzionale per condurre una elaborazione ed un utilizzo successivo, ancora caratterizzato,
          oltre che da esigenze di Stato Maggiore, da quelle celebrative.
             E’ palese che il compito iniziale dell’Ufficio Storico non prevedeva una proiezione “ester-
          na” delle attività, limitandosi alla raccolta di informazioni istituzionali per l’elaborazione
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