Page 175 - L'Italia in Guerra. Il primo anno 1940 - Cinquant'anni dopo l'entrata dell'Italia nella 2ª Guerra Mondiale: aspetti e problemi
P. 175
per quegli aspetti che riguardavano l'invio degli aiuti economici e militari, Mussoli-
ni non fece assolutamente nulla, allora, per modificare la decisione di Franco (35).
E questo è davvero sorprendente, tanto più se si considera che, a distanza di tempo,
e in partiColare dopo lo sbarco degli Alleati in Africa settentrionale, lo stesso Mus-
solini manifestò un vivo interessamento per l'intervento della Spagna, che avrebbe
consentito di bloccare l'arrivo dei rifornimenti agli anglo-americani attraverso lo
Stretto di Gibilterra. Naturalmente, a quel momento non era neppure pensabile che
Franco fosse disposto a coinvolgere la Spagna nel conflitto ed è anzi un alt~ motivo
di sorpresa constatare che sia a Roma sia a Berlino si coltivassero delle speranze in
proposito (36).
(3.5) Nell'incontro di Bordighera del 12 febbraio, Mussolini non solo si astenne dal sottolineare -
come Hitler gli aveva espressamente chiesto - il debito di riconoscenza che il governo falangista
aveva contratto con l'Italia, ma si dichiarò pienamente d'accordo che spettasse esclusivamente
agli spagnoli decidere la data e il modo dell'intervento della Spagna. E ciò in piena contraddizio-
ne sia con gli interessi immediati dell'Italia, sia con l'affermazione di Hitler, contenuta nella sua
ultima lettera a Franco, che il momento dell'inizio delle operazioni dow:va essere stabilito da chi,
sopportando il peso maggiore nella lotta, poteva valutare meglio tale opportunitl in un ampio
quadro strategico (Hitler a Franco, lettera del6 febbraio 1941, in DGFP, Serie D, vol. XII, d. 22.
(36) Si veda in proposito, Mussolini a Franco, lettera personale del 14 febbraio 1940 .in ODI, Serie
IX, vol. X, d. 21; Mussolini a Hitler, lettera dd 9 marzo 1943, d. 9.5, ibiJ.; ~rbale del colloquio
Bastianini- von Ribbentrop del 29 aprile 1943, d. 273, ibid.
173