Page 133 - L'Italia in Guerra. Il quarto anno 1943 - Cinquant’anni dopo l’entrata dell’Italia nella 2ª Guerra Mondiale: aspetti e problemi
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MOMENTI DELLA CRISI DEL COMANDO SUPREMO 133
con artiglierie, armi anticarro e unità motocorazzate. Ulteriori sviluppi
delle operazioni dal Marocco richiederebbero unità corazzate e unità alpine.
POSSIBILITÀ DI CONCORSO ITALIANE
È da tener presente al riguardo:
- un concorso di forze italiane potrebbe essere dato traendo forze
dalla difesa della Madre Patria senza menomarla, in quanto nella eventua-
lità in esame la difesa delle coste italiane passerebbe del tutto in seconda
linea rispetto alla importanza della difesa delle coste atlantiche;
- d'altra parte ragioni logistiche e di prestigio, tenuto conto anche
della disponibilità dell'esercito spagnolo a cui non fanno difetto gli uomi-
ni ma armi e mezzi, dovrebbero orientarci a un concorso di qualità e non
di quantità;
-la necessità di rapido trasporto a piè d'opera (sorpresa relativa)
unitamente alla limitata potenzialità delle ferrovie spagnole ed alla diffe-
renza del loro scartamento rispetto a quello dell'Europa centrale, orienta-
no ad inviare unità motorizzate od autotrasportate in modo da !imitarne
il trasporto ferroviario al confine spagnolo.
In linea di massima ci si potrebbe perciò orientare:
-all'invio di una divisione motorizzata: la Piave (che è pronta e ad-
destrata) per il concorso alle operazioni in Portogallo e per la difesa della
costa atlantica: tale divisione potrebbe essere eventualmente rinforzata con
qualche artiglierÌa a traino meccanico e con un battaglione carri;
- all'eventuale concorso di qualche reparto della divisione Nembo
per la operazione di Gibilterra.
Tali nostri concorsi potrebbero essere meglio definiti quando fossero
precisati i progetti operativi.
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