Page 131 - L'Italia in Guerra. Il quarto anno 1943 - Cinquant’anni dopo l’entrata dell’Italia nella 2ª Guerra Mondiale: aspetti e problemi
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MOMENTI  DELLA  CRISI  DEL  COMANDO SUPREMO                       131

                senza naturalmente prender di petto il capo del Governo che ne era il pro-
                          60
                pugnatore. < >
                    Ma spingendosi oltre è facile constatare che l'anonimo estensore (avesse
                o non avesse letto la lettera del 26 marzo di Mussolini a Hitler) ne seguiva
                in fondo il modello. Il capo del Governo, con caratteristica anticipazione
                dell'effetto sulla causa, aveva scritto cose fuori dalla realtà.  E non sembra
                azzardato supporre che, così come il Comando Supremo approfittava del-
                l'adempimento di un dovere per far sentire indirettamente la sua contra-
                rietà, allo stesso modo, se  pure con minore eleganza, il capo del Governo
                cercasse  solo  un  alibi  per giustificare  quell'operazione  di  sganciamento
                dall'alleato-nemico della quale parlò spesso ma che non ebbe mai il corag-
               gw  di  tentare.
                    Questa "operazione Spagna"  è l'ultimo progetto offensivo  di cui si
                sia  occupato  il  Comando  Supremo.< 61 > Di lì  a  poche settimane,  sotto  la
                spinta convergente dello  sbarco in Sicilia  (10 luglio)  e  della  fine  di  ogni
                illusione (Feltre  19 luglio) sulla capacità di  Mussolini anche solo  di  pro-
                spettare a Hitler ciò di cui andava chiacchierando da mesi, la Corona pren-
               derà le  proprie decisioni.  Raccoglierà cioè un orientamento maturato -
               s1  può  dire  -  nell'intero  Paese  alle  soglie  elevate  come  alle  più  umili.
                    Quanto al Comando Supremo, la  decisione regia veniva incontro a
               desideri ed istanze prospettati da molti mesi e sempre con maggiore insi-
               stenza. La conclusione -  si sa -  fu  quella non brillante dell'8 settembre.
               Ma tra i molti e concomitanti fattori di tale evento non figurarono, alme-
               no  per  il  Comando  Supremo,  né  il  nuovo  né  l'inaspettato.










               (60)  Il che conferma il giudizio ("progetto pazzesco" ) che E. Ortona, cit., (p. 219) attri-
                    buisce  a  un  ufficiale  vicino  ad  Ambrosio.
               (61)  Fra le  carte potute consultare l'operazione Spagna lasciò  altre minori tracce:  una
                    relazione al Duce su un viaggio in Spagna del gen. Augusto  Grossi con disperato
                    quadro  socio-politico  del  paese  (N.A.R.S.  T  821 ,  senza  indicazione  di  reel,  fr.
                    000064-000074). In contigua collocazione (fr. 000075-000087) alcuni rapporti senza
                   data con altre informazioni su Spagna e  Portogallo,  numerose carte geografiche e
                    un "appunto per il  Duce" dell'Addetto aeronautico a Lisbona circa una prossima
                    occupazione  americana  delle  Azzorre.









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