Page 177 - L'Italia in Guerra. Il quarto anno 1943 - Cinquant’anni dopo l’entrata dell’Italia nella 2ª Guerra Mondiale: aspetti e problemi
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L'S SETIEMBRE E LE FORZE ARMATE ITALIANE 177
d) Batterie controaerei e rete di avvistamento:
I germanici hanno ovunque numerose batterie controaerei, che impie-
gherebbero efficacemente contro di noi, ed una estesa rete di avvi-
stamento.
Compito dei reparti di qualsiasi forza armata dovrà essere quello di
far fuori al più presto e dove possibile tali batterie: predisporre tutto
minutamente. Inoltre bisognerà ordinare alle nostre batterie controae-
ree di aprire il fuoco contro aerei tedeschi, e invece non sparare contro
gli aerei anglo-americani.
e) Prigionieri britannici: Impedire che cadano in mano tedesca. Poiché
non è possibile difendere efficacemente tutti i campi, si potranno an-
che lasciare in libertà i prigionieri bianchi, trattenendo in ogni modo
quelli di colore.
Potrà anche essere facilitato l'esodo in Svizzera, o verso l'Italia meri-
dionale, per la costiera adriatica. I prigionieri addetti a lavori potran-
no anche essere trattenuti, con abito borghese, purché fuori della linea
di ritirata dei tedeschi. Ai prigionieri liberati dovranno, a momento
opportuno, essere distribuiti viveri di riserva e date indicazioni sulla
direzione da prendere.
f) Popolazione Alto Adige: farà causa comune con i tedeschi e cercherà
di sopraffare i reparti italiani. Questi dovranno il più possibile essere
raggruppati ed opporsi a civili e militari, ma la loro azione sarà forte-
mente contrastata; in caso di necessità ripiegheranno a sud, sulla zona
di Trento.
g) Distruzioni tedesche: i tedeschi, lungo la loro linea di ritirata (presu-
mibilmente Napoli - Roma - Firenze - Bologna - Brennero) distrugge-
ranno completamente e letteralmente tutto.
Questo bisogna tenerlo presente per togliere possibilmente i depositi
più importanti dal loro cammino e cercare di impedire energicamente
codeste distruzioni.
Particolarmente attenzione sia posta ai bacini idroelettrici, che saran-
no certamente oggetto di particolare distruzione.
4. AZIONE DELLA MARINA:
a) unità navali da guerra e mercantili germaniche: debbono essere cattu-
rate, o, nella impossibilità, affondate o quanto meno inutilizzate, in
qualsiasi porto esse si trovino, da comandi e personale della R. Mari-
na con concorso, ove necessario, di reparti dell'Esercito;
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