Page 178 - L'Italia in Guerra. Il quarto anno 1943 - Cinquant’anni dopo l’entrata dell’Italia nella 2ª Guerra Mondiale: aspetti e problemi
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b) deve essere assolutamente impedito con qualsiasi mezzo che navi ita-
liane da guerra o mercantili cadano in mano tedesca. Non potendo
evitare quanto sopra, le navi dovranno autoaffondarsi;
c) reparti della Marina germanica dislocati presso le varie basi: i coman-
di di Marina, in accordo con quelli dell'Esercito, li cattureranno o co-
munque li metteranno in condizioni di non nuocere;
d) unità da guerra italiane: debbono uscire al più presto in mare, tutte
quelle comunque in condizioni di navigare, per raggiungere i porti della
Sardegna, della Corsica, dell'Elba, oppure di Sebenico e Cattaro; tutte
le unità non in condizioni di muovere, oppure che in uno dei porti
di rifugio di cui sopra verrano a trovarsi in condizione di cadere in
mano germanica, dovranno essere autoaffondate;
e) naviglio mercantile italiano: armato ed in condizioni di muovere do-
vrà al più presto partire per raggiungere porti italiani, dalmati od al-
banesi a sud del parallelo di Ancona, in Tirreno, a sud di Livorno.
Le navi non armate o non in condizioni di muovere dovranno, me-
diante sabotaggio, essere inutilizzate per lungo tempo;
f) impianti logistici, arsenali, bacini di carenaggio, ecc., delle basi nava-
li: debbono essere razionalmente inutilizzati mediante asportazioni che
ne impediscano la rapida rimessa in efficienza;
g) basi marittime: dovranno essere poste in istato di difesa onde consen-
tire l'esecuzione dei provvedimenti di cui ai paragrafi precedenti; ac-
cordi con i comandi di G.U. responsabili della difesa delle basi;
h) reparti vari della R. Marina: ove non impegnati nella esecuzione dei
compiti di cui sopra dovranno concorrere·ai compiti dei reparti del-
l'Esercito, previ precisi accordi fra i Comandi interessati delle due Forze
Armate.
5. AERONAUTICA:
a) aeroporti totalmente germanici: debbono essere occupati catturando
il personale, distruggendo il materiale di volo nonché i depositi di car-
burante e munizioni. Qualora non fosse il càso di mantenerne l' occu-
pazione, detti aeroporti dovranno essere inutilizzati. Per far questo
occorrono forze, quindi non sarà ovunque possibile di ottemperare al-
l' ordine. Dovrà in ogni modo:
essere data la precedenza agli aeroporti vicini a Roma;
tendere alla completa attuazione dell'ordine di inutilizzazione;
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