Page 444 - L'Italia in Guerra. Il quarto anno 1943 - Cinquant’anni dopo l’entrata dell’Italia nella 2ª Guerra Mondiale: aspetti e problemi
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LE FORZE ARMATE ITALIANE ED I TEDESCHI DOPO L'S SETTEMBRE 443
7 febbraio 1944 - Il Capo della Missione Militare Italiana presso la A. C. C.
al Comando Supremo.
Il generale Castellano riferisce circa i passi compiu-
ti da lui in recenti colloqui coi generali Wilson e
Devers rispettivamente Comandante in Capo e Co-
mandante in seconda nel Mediterraneo) in merito
alla nostra partecipazione alla guerra.
17 febbraio 1944 - La Commissione A. C. al C. S.
Vengono segnalate le modifiche del Comando delle
Forze Alleate alle direttive per le Forze Armate ita-
liane. In sintesi, esse stabiliscono:
- forza presente, compresi CC. RR., non superio-
re ai 500 000 uomini di cui 390 000 dell'Esercito;
- i magazzini italiani in Continente ed in Sarde-
gna sono a disposizione della parte italiana;
- una divisione deve essere equipaggiata con ri-
serve italiane e portata in linea in una data prossima;
- due altre divisioni tenute in Puglia ed in Cala-
bria con compiti di sicurezza il cui impiego in ope-
razioni va ritenuto possibile (totale forza delle tre
divisioni non superiore ai 32 000 uomini);
- il resto dell'Esercito italiano (Sabauda esclusa) ri-
mane a disposizione del generale Alexander per le
divisioni della Sardegna e del continente, in relazione
al compito di sicurezza interna a nord della linea
Napoli-Foggia;
- un elenco di reparti da mettere a disposizione
degli Alleati entro febbraio e marzo per un complesso
di 45 000 uomini e altra aliquota per dopo marzo
di 65 000;
- un trasporto mensile di 10 000 uomini dalla
Sardegna.
Il generale Duchesne preannuncia una riunione che
sarà presieduta dal generale Mac Farlane allo sco-
po di esaminare e discutere il programma in que-
stione.
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