Page 440 - L'Italia in Guerra. Il quarto anno 1943 - Cinquant’anni dopo l’entrata dell’Italia nella 2ª Guerra Mondiale: aspetti e problemi
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LE FORZE ARMATE ITALIANE ED l TEDESCHI DOPO L'S SETTEMBRE 439
13 novembre 1943 - Il Comando Supremo italiano al Capo della Missione Mi-
litare Italiana presso il Comando in Capo Alleato.
Si chiedono chiarimenti per contrasti fra le disposi-
zioni date dalla Missione Militare Alleata in Italia
e le decisioni del Comandante in Capo Alleato cir-
ca il nostro concorso alle operazioni.
15 novembre 1943 - Il Comando Supremo italiano al Capo della Missione Mi-
litare Italiana presso il Comando in Capo Alleato.
Istruzione di intervenire presso il Comando in Ca-
po Alleato poiché, contrariamente a quanto esso ave-
va stabilito in precedenza, la Divisione Cremona,
rientrando dalla Corsica, è stata costretta, dalla Mis-
sione Alleata stabilita in quell'isola, a lasciare an-
che i cannoni da 47-32.
L'azione slegata tra Comando in Capo e Missione
Militare Alleata nuoce all'approntamento dei reparti,
in quanto vengono tolti alle nostre disponibilità ma-
teriali che dovrebbero servire per l'armamento del-
le unità richieste dal Comando Alleato stesso.
19 novembre 1943 - Il Capo della Missione Militare Italiana presso il Coman-
do in Capo Alleato al Comando Supremo italiano.
Nel riferire sulle trattative in corso per l'appronta-
mento della Divisione Legnano, comunica che molte
difficoltà sono frapposte dagli Alleati per l'esecuzione
di questo progetto già approvato. Il Comando in Ca-
po Alleato ordina intanto di sospendere ogni tratta-
tiva in merito.
23 novembre 1943 - Colloqui tra il nuovo Capo di S. M . Generale italiano,
maresciallo Messe, ed il generale joice, Capo della Com-
missione di Controllo Alleata.
Il maresciallo Messe, nel riaffermare la volontà ita-
liana di cooperare attivamente nel campo operati-
vo e nelle retrovie, espone il suo punto di vista sui
provvedimenti da prendere; in particolare chiede che
gli americani vengano incontro alle nostre necessi-
tà, se non aiutandoci attivamente, per lo meno evi-
tando di asportare i nostri materiali e restituendoci
quelli già asportati.
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