Page 438 - L'Italia in Guerra. Il quarto anno 1943 - Cinquant’anni dopo l’entrata dell’Italia nella 2ª Guerra Mondiale: aspetti e problemi
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LE FORZE ARMATE ITALIANE ED l TEDESCHI DOPO L'8 SETTEMBRE 437
La relazione di cobelligeranza fra il Governo dell'I-
talia ed i Governi delle Nazioni Unite non può di
per sé intaccare (alfect) le clausole recentemente fir-
mate, che conservano il loro pieno vigore e potran-
no essere modificate (ajusted) mediante accordo fra
i Governi alleati in considerazione dell'assistenza che il
Governo italiano potrà portare alla causa delle Nazioni
Unite.
19 ottobre 1943 - Il Capo di S. M. Generale italiano al Capo della Missione
Militare Alleata.
In risposta al promemoria precedente, si assicura
che la collaborazione italiana, in Italia e nei Balca-
ni, continuerà nella maniera più intensa possibile.
Si riconferma il desiderio italiano di poter parteci-
pare alla guerra anche in una forma più diretta, e
si chiede che possano essere trasferite nell'Italia con-
tinentale due divisioni di fanteria ed una di paraca-
dutisti che si trovano in Sardegna.
22 ottobre 1943 - Il Comando Supremo al Capo della Missione Militare anglo-
amertcana.
Viene proposta agli Alleati l'utilizzazione di un bat-
taglione arditi e due di mitraglieri. Risposta negativa.
22 ottobre 1943 - Il Comando Supremo al Capo della Missione Italiana presso
il Comando in Capo degli Alleati.
Viene interessata la Missione Italiana presso il Co-
mando in Capo Alleato affinché insista nel far pre-
sente quanto la collaborazione diretta, da noi offerta,
sarebbe utile alla causa alleata. Si fanno presenti an-
che le possibilità di collaborazione dei prigionieri.
ottobre 1943 - Le nostre Autorità intervengono più volte per otte-
nere la revoca, od almeno un attenuamento della di-
sposizione secondo la quale le nostre truppe, che
hanno cacciato i tedeschi dalla Corsica, debbono,
nel rientrare in Sardegna, abbandonare ai francesi
il proprio materiale di guerra.
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