Page 433 - L'Italia in Guerra. Il quarto anno 1943 - Cinquant’anni dopo l’entrata dell’Italia nella 2ª Guerra Mondiale: aspetti e problemi
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432 ENRICO BOSCARDI
13 settembre 1943 - Il Capo del Governo riceve l'ammiraglio Power al quale
consegna la risposta precedente.
Nel colloquio che ne segue, l'ammiraglio si dichiara
lieto del comportamento della flotta italiana e riaf-
ferma la necessità che altre forze armate si affian-
chino agli Alleati per cacciare i tedeschi dall'Italia.
14 settembre 1943 - Colloquio del Capo di S. M. Generale italiano con i gene-
rali Mason Mac P ariane e T aylor della Missione Alleata.
Vengono trattati vari argomenti: tra l'altro il Capo
di S. M. Generale fa presente nuovamente che i te-
deschi si stanno impadronendo delle Isole Ionie e
Dalmate, minacciano la Corsica e l'Elba, hanno oc-
cupato Rodi e sono in procinto di attaccare Lero,
sollecita pertanto una rapida azione alleata. Circa
il modo in cui le forze italiane disponibili potranno
collaborare con le forze alleate, il Capo di S. M. Ge-
nerale italiano rappresenta le necessità, in materiale
ed armamenti, ed espone alcune idee sulle opera-
zioni che sarebbe bene compiere per la cacciata dei
tedeschi dall'Italia ed il recupero delle forze italiane
dislocate in territori extrametropolitani.
15 settembre 1943 - Il Comando Supremo al generale Mac Farlane.
Appunto sulla propaganda fatta dai tedeschi circa
l'armistizio. Richiesta che da parte alleata si faccia
conoscere che l'applicazione delle clausole d'armi-
stizio è subordinata al contegno italiano, e che gli
italiani hanno virilmente agito contro i tedeschi.
Durante tutto il mese di settembre l'azione del Co-
mando Supremo tende in modo particolare ad otte-
nere che gli Alleati intervengano a sostegno delle
truppe italiane che combattono in Balcania, nelle Iso-
le lonie e dell'Egeo, in Corsica; o, quanto meno, sia
concesso inviare dalla Madre Patria tutti quegli aiuti
che la situazione permette. Gli Alleati, non solo non
intervengono, ma non consentono nemmeno che da
parte italiana s'inviino quegli aiuti- particolarmen-
te, aerei e navali - che sarebbe possibile inviare.
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