Page 292 - L'Italia in Guerra. Il quinto anno 1944 - L’Italia nella 2ª Guerra Mondiale: aspetti e problemi. (1944-1994)
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LE STRUTIURE DELLA RS! ED l PROCESSI DI VERONA 291
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esecuzione avrebbe diminuito di molto il prestigio del Duce agli occhi del F uhrer''. <3 >
Incuranti del destino degli altri, i tedeschi reclamavano la punizione di
Ciano, l'eliminazione, oltre che di un avversario, di un pericoloso testi-
mone della diplomazia segreta del Reich. Assolutamente indecifrabile, infi-
ne, risultava la posizione del Duce. Leggendo la nutrita memorialistica su
Verona, non traspare una posizione omogenea: a seconda di chi scrive,
si incontra un Mussolini che si lamentava di essere stato raggirato dai suoi
infidi collaboratori, pronto a concedere le domande di grazia, assoluta-
mente convinto della colpevolezza di Ciano e degli altri imputati, sosteni-
tore di un "bagno di sangue purificatore" e così via. L'ambiguità della
Repubblica Sociale Italiana, divisa tra velleità democratico-sociali ed azio-
ni violente ed esecrabili veniva incarnata nel volto stanco, enigmatico del-
l' ex "Uomo della Provvidenza", relegato - quasi recluso - sul tranquillo,
ovattato Lago di Garda.
Rivolto agli imputati di Verona, il pubblico ministero Fortunato aveva
detto al termine della sua arringa: "Così ho gettate le vostre teste alla storia
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d'Italia; fosse anche la mia, purché l'Italia viva!". <3 >
Entro breve tempo, alle teste dei cinque condannati a morte ne sa-
rebbero seguite tante altre.
(34) Nicola Cospiro· Hans W erner Neulen, op. cit., p. 161.
(35) Vincenzo Cersosimo, op. cit., p. 210.
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