Page 288 - L'Italia in Guerra. Il quinto anno 1944 - L’Italia nella 2ª Guerra Mondiale: aspetti e problemi. (1944-1994)
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LE STRUTTURE DELLA RSI ED l PROCESSI DI VERONA 287
di Pavolini e del PFR a questo proposito. "Sembrava che fosse stata scartata
l'idea di un partito di massa, dati i precedenti. Invece ci viene suggerito di chiedere
l'iscrizione e ci viene offerto di retrodatar/a di non so quanti mesi: la stessa cosa
mi è capitata nel 1928 quando, iscrivendomi al GUF, sono stato iscritto anche al
Fascio con anzianità retrodatata. Comunque oggi abbiamo avuto ampie prove che
il vecchio e il nuovo partito sono stati e sono la rovina del nostro Paese: non m'iscrive-
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rò a nessun prezzo" .< 9l Per tutto il corso dell'anno, la guerra sotterranea tra
l'anima fascista e quella "laica" della RSI sarebbe proseguita in tutta la
sua asprezza.
Se le strutture e gli organismi del PFR erano quasi sovrapponibili
a quelli del suo predecessore (in pratica, soltanto il Gran Consiglio era
stato eliminato, sostituendolo con un più innocuo Direttorio Nazionale
privo di prerogative governative), il vero, unico cambiamento radicale ri-
spetto al passato si ebbe il 30 giugno con la militarizzazione del Partito
e l'istituzione del Corpo Ausiliario delle squadre d'Azione delle Camicie
Nere articolato in Brigate Nere.
La riorganizzazione giurisdizionale della RSI fu opera del Ministro
Piero Pisenti, succeduto a Tringali-Casanova il 6 novembre 1943. Oltre
alla ricostituzione dei principali organi ordinari (Corte di Cassazione, Uf-
ficio del Pubblico Ministero, Corte d'Appello) e dei corpi giurisdizionali
(avvocatura e magistratura), Pisenti dovette occuparsi della complessa que-
stione della giustizia straordinaria. Questa si divideva a sua volta in due
ambiti distinti nelle finalità. Da un lato, il Tribunale Speciale per la Dife-
sa dello Stato, che era stato reintegrato il 3 dicembre 1943 nelle compe-
tenze sottrategli dai tribunali militari durante il Governo Badoglio e che,
con sede a Mantova e sotto la presidenza dell'ex console generale della Mi-
lizia Mario Griffini operava contro gli antifascisti, i borsaneristi ed i
"disfattisti politici ed economici". Dall'altro, i Tribunali Straordinari
Provinciali, istituiti il 2 7 ottobre 1943, i quali si sarebbero occupati in ve-
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ce di tutti coloro che, fascisti e non fascisti, all'indomani del 25 luglio 1943
avevano professato con atti o dichiarazioni la loro avversione più o meno
tardiva al Regime ed al Duce. Restava in sospeso la questione dei "con-
giurati", ossia dei membri del Gran Consiglio che, nella notte tra il 24
ed il 25 luglio 1943 avevano votato a favore dell'ordine del giorno Gran-
di, favorendo il colpo di Stato della Corona e contribuendo all'abbatti-
mento del Regime. Per giudicare "i fascisti che nella seduta del Gran Consiglio
(29) Luigi Bolla, op. ci t., p. 156.
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